​La forza espressiva delle parole. Dieci anni di Vocabolario Europeo
7 9 2017
​La forza espressiva delle parole. Dieci anni di Vocabolario Europeo

Vocaboli che creano suggestive connessioni culturali e sentimentali e rafforzano l’identità europea

Un angolo di Europa nel centro storico di Mantova. È quello ricreato negli ultimi dieci anni a Festivaletteratura con il progetto Vocabolario Europeo, a cura dei linguisti Giuseppe Antonelli e Matteo Motolese, per dare un’idea diversa di Europa, guardandola da una prospettiva culturale ricca, quella linguistica.

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Un progetto che fin dall’inizio ha voluto restituire la parola a chi anima Festivaletteratura - gli autori - e «reagire alla marginalizzazione degli scrittori nella società contemporanea». In dieci anni, 97 di loro hanno donato, illustrato e definito al pubblico 97 vocaboli, adottati da un’altra lingua europea tra quelle ufficiali, non nazionali o di paesi non appartenenti all’UE. Un singolare e significativo vocabolario che nel tempo ha preso forma e che dieci anni dopo dimostra quanto il plurilinguismo sia un fenomeno inevitabile, che prescinde da confini e barriere e che costituisce un patrimonio culturale per l'intera collettività.

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Per celebrare il decennale del progetto, l’edizione 2017 prevede una novità. Da ieri, per tutta la durata della kermesse in Piazza Leon Battista Alberti i visitatori potranno donare il vocabolo adottato da una lingua straniera che ricorre spesso nel proprio lessico; una parola che ha lasciato il segno, per aggiungere una nuova voce al vocabolario adottivo. Un’opportunità che ha già suscitato la curiosità del pubblico e che è possibile cogliere anche tramite web. Finora l’effetto è stato sorprendente. Scorrendo tra le voci pubblicate, è possibile farsi un’idea dell’estrema minuziosità e del potere evocativo di alcuni termini, come, ad esempio, “Waldeinsamkeit”, parola composta proveniente dal tedesco, che vuol dire “beata solitudine boschiva” e che, come spiega Simona, la ragazza che l’ha adottata, «rende alla perfezione quella sensazione di meravigliosa fusione panica con la natura».

Il vocabolario europeo costruito in questi dieci anni con i contributi degli autori ospiti del festival verrà presentato domenica 10 settembre, insieme agli scrittori Arno Camenisch e Diego Marani, inventore della gioco-lingua Europanto.

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