La pecora non è la pecora
11 9 2015
La pecora non è la pecora

Le tecniche di Andrea Valente

Festivaletteratura per i più piccoli: sei giovanissimi collaborano con la redazione per offrire un resoconto dettagliato di tutti gli eventi dedicati ai bambini e ai ragazzi.


Oggi pomeriggio a Villa Angela Andrea Valente ha svelato a bambini e ragazzi i segreti e le tecniche usate dai più grandi disegnatori nei loro fumetti e nelle loro storie e ha mostrato loro come metterli in pratica. Si è passati così dallo scoprire che la posizione migliore per un colpo di scena in un libro è subito dopo aver voltato pagina, per non rovinarsi involontariamente la sorpresa facendo scorrere l’occhio, al disegnare Mafalda utilizzando semplici figure geometriche arricchite in seguito da personalissimi particolari, oppure cambiando semplicemente la bocca, le sopracciglia o il naso per modificarne completamente l’espressione o lo stato d’animo che gli si vuole attribuire.

Con l’aiuto di un simpatico e particolare elefante i bambini hanno invece capito che i disegnatori spesso lasciano un disegno a metà, senza completare tutti i particolari, lasciando alla fantasia di chi lo guarda questo compito. Lo stesso succede nei libri: quando si lascia una frase in sospeso si vuole che il lettore la concluda come preferisce, inventandosi ciò che succederà e lasciando spazio a tanti finali possibili.

(caricamento...)

La storia della pecora nera, uccisa dal gregge perché diversa, ma alla cui memoria è stata poi eretta una statua, insegna che spesso si ha paura di ciò che è diverso e solo dopo ci si rende conto di quanto questa paura sia insensata. Molti libri e fumetti sono diventati famosi proprio perché i loro personaggi erano diversi e particolari a loro modo.

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