Oltre il limite dell'altro
10 9 2015
Oltre il limite dell'altro

Gino Strada e Roberto Satolli

“Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone”: sono queste le parole di Thor Heyerdahl, esploratore e scrittore norvegese che ha dedicato la sua vita allo studio delle civiltà. Queste poche righe esprimono il senso velato di questo piacevole pomeriggio trascorso in compagnia di Gino Strada e Roberto Satolli, entrambi medici e scrittori, impegnati in una lotta che va ben oltre la semplice medicina.

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L'evento, iniziato con un lungo applauso ancor prima che i due prendessero posto, ha coinvolto gli spettatori in un viaggio attraverso una realtà poco conosciuta e poco manifesta. La prima è la realtà dell'Ebola, malattia che ha spaventato e confuso, e che come ogni altra cosa sconosciuta ha generato dei fantasmi capaci di plasmare le idee delle persone. Il virus si è manifestato con un'aggressività senza paragoni, tanto da creare scompiglio anche nel mondo medico: come i due autori hanno raccontato, le prime reazioni sono state di sconforto e turbamento di fronte ad un nemico così infimo da non essere compreso.

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Con una definizione lapidaria e inaspettata, Satolli riesce a rendere tutta la potenza del virus definendo la zona rossa come “una parte dello spazio in cui il virus domina e il resto va e viene”. Un confine tanto fisico quanto simbolico, che non discrimina per razza, età o costituzione, ma che pone tutti su uno stesso livello di rischio.

Altrettanto emblematico è il confine che la malattia non prende in considerazione, quello tra le persone: la seconda, ma ugualmente protagonista, realtà affrontata dai due ospiti e dai medici di Emergency ogni giorno. Ad oggi infatti TV, giornali e autorità non fanno altro che parlare di immigrazione e di migranti, a volte visti come invasori di spazi non propri, indesiderati, altre come effettive persone in cerca d'aiuto. Il dramma della migrazione di intere popolazioni solleva gli animi ma alimenta anche il razzismo, l'intolleranza e reazioni incuranti dell'altro. Gino Strada è intervenuto sul tema da uomo prima che da rappresentante di Emergency e medico, narrando quotidiani atti di razzismo intollerabili nei confronti dei malati africani: in particolare evidenziando le disparità di trattamento, anche sanitario, avvenute nel periodo di piena emergenza, con occidentali trasferiti al di fuori del paese e della zona rossa per le cure sanitarie, e africani lasciati morire soffrendo dai loro stessi governi.

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Terminato l'evento Gino Strada ha risposto ad alcune domande dei volontari di Festivaletteratura.

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Festivaletteratura