Raccontare la sofferenza dell'uomo
7 9 2017
Raccontare la sofferenza dell'uomo

Domenico Quirico e il continente dimenticato che bussa alle porte dell'Europa

Dai continenti dimenticati al digitale, passando per l'evoluzione del ruolo dell'inviato: come sta cambiando questa figura del giornalismo? Al Festivaletteratura di Mantova si cercherà di analizzare diversi aspetti di questo mondo, tanto affascinante quanto alle prese con una profonda crisi.


Il continente africano, le migrazioni e l'intreccio tanto profondo quanto complicato con l'Europa. Questi i temi affrontati da Domenico Quirico, inviato de La Stampa, che ha incontrato il pubblico di Festivaletteratura nell'ambito dell'incontro dal titolo "Raccontare l'Africa non rende alla carriera". Due ore intense ed emozionanti, durante le quali il giornalista del quotidiano piemontese ha cercato il contatto diretto con il pubblico evocando le drammatiche condizioni in cui vivono milioni di persone, ad un'ora e mezza di volo dal nostro paese, attraverso racconti, fatti e sensazioni vissute a stretto contatto con i popoli dimenticati del mondo, che spesso non possiedono nulla al di fuori della “mistica tenacia di sopravvivere“. Quirico non è però mai caduto nella retorica terzomondista, basandosi esclusivamente sui fatti e sulla sua esperienza di cronista di razza: una prospettiva che gli ha consentito di andare al di là delle presunte verità propagandate da governi, ministri, addetti stampa e Ong, denunciando apertamente interessi nascosti, malversazioni, conflitti tele-guidati e corruzione, mali alla base del fallimento di ogni politica di crescita e sviluppo del continente africano attuata dagli anni '60 ad oggi. A guidarlo è la curiosità, il desiderio di vedere con i propri occhi, in poche parole l'essenza stessa del giornalismo riportato alle origini. «Non esiste luogo al mondo in cui il destino dell'uomo sia brutalmente semplice come l'Africa" ha sottolineato lo stesso Quirico, il cui fine è raccontare la sofferenza dell'uomo per scoprirne l'intima grandezza. Nel corso dell'incontro, moderato da Valerio Pellizzari, Quirico ha anche svelato alcuni particolari del periodo di prigionia dal lui drammaticamente vissuto nel 2013 nelle mani dei jihadisti in Siria, dove si trovava come inviato di guerra, raccontando come uno dei suoi rapitori sia stato finalmente arrestato.

Se volete approfondire ulteriormente potete seguire l'intervista creata da Festivaletteratura

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Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone gli eventi : 47 LETTERE DALLA GUERRA - 76 LA GENTE MI MORIVA ATTORNO - 93 QUANDO SCOMPARVE IL “NOSTRO INVIATO” - 227 LA VERITÀ DELLE IMMAGINI

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