Scripta manent?
6 9 2015
Scripta manent?

La scrittura dal digitale al cuneiforme.

L’antico adagio recita così: «verba volant, scripta manent». Ma vale, oggi, parlare ancora di scripta? Prima di rispondere, riponiamo i telefoni, spegniamo gli schermi, stacchiamo le dita dalla tastiera: oggi si scrive ancora? Con gli incontri di Una storia che lascia il segno, la scrittura dal cuneiforme al digitale, Festivaletteratura ci esorta a riprendere tra le mani carta e penna: l’obiettivo è quello di comprendere quanta confidenza abbiamo oggi con il gesto genitore della Storia.

Apre inoltre per l'occasione lo sportello Pronto Soccorso Corsivo dove la paziente d’onore sarà proprio la grafia del pubblico. Non mancheranno pazienti illustri: le grafie di Leopardi, Calvino e Kafka saranno analizzate durante gli appuntamenti di Scritture di Scrittori. In compagnia di Jan Bajtlik, giovane designer e grafico, i bambini avranno la possibilità di giocare e familiarizzare con le lettere; i più grandi, invece, potranno seguire Ewan Clayton, calligrafo e insegnante, sulle tracce della bella scrittura. Avremo modo di parlare della storia e dello sviluppo della scrittura e, soprattutto, del destino che l’attende. Insomma: la parola scritta resta, ma dove? La penna diventerà un ricordo? E le tastiere?

Festivaletteratura