Uomini, Bestie, Animali
9 9 2017
Uomini, Bestie, Animali

O animali, amati e crudeli, morenti animali; fuggiti, raccolti, solitari, visti, inseguiti, fatti a pezzi; increati, predati da Dio, abbandonati come trovatelli in una vita ingannevole

In un’epoca in cui il compito di testimoniare la contemporaneità viene sempre più demandato all'immagine, tre fotogiornalisti tra i più apprezzati sulla scena internazionale illustreranno la profondità di campo sottesa al loro lavoro, che dilata l’istantaneità del singolo scatto in un racconto universale: Buhran Ozbilici, Giulio Piscitelli e Monika Bulaj. A loro si unisce un artista della fotografia come Ferdinando Scianna, che svilupperà attraverso immagini e parole un confronto tra condizione umana e animale.


Nell’atmosfera raccolta del Teatro Bibiena sale sul palco il fotografo siciliano Ferdinando Scianna e ci racconta com’è nato il libro Di Bestie e di Animali in collaborazione con il poeta Franco Marcoaldi.

«Se alcuni libri arrivano spinti dall’energia della gioventù e di un certo inconsapevole talento (se lo si possiede), con la maturità i libri nascono da progetti propri oppure da commissioni del mercato. Con gli anni comincia la riflessione retroattiva del proprio percorso e si individuano passioni e ossessioni ricorrenti e ci si rende conto che i progetti e le fotografie davvero ci assomigliano.» È da questa scoperta necessaria che Scianna ha sentito l’esigenza raccontarsi in un libro. Le foto sugli animali erano in attesa da molti anni e l’importanza di questo tema è legato all’infanzia vissuta in un piccolo paese contadino popolato da animali, nella Sicilia del dopoguerra. La vita era con loro condivisa senza nessun senso di superiorità: cavalli, asini, muli, cani, gatti, tacchine, galline, furetti, conigli, capre e pecore abitavano gli stessi spazi dei bambini, delle massaie, degli agricoltori e dei vecchi. Questa profonda partecipazione alla vita con gli animali ha portato il fotografo a riprenderli moltissimo durante la sua carriera e ad accumulare un vasto repertorio che è poi sfociato in questo libro. Scianna ci racconta di come abbia inizialmente tentato di scrivere da sé alcuni testi a corollario delle proprie fotografie ma anche di come il risultato non lo abbia mai convinto. Entra così in gioco Marcoaldi che, grazie alla raccolta Animali in versi, si sarebbe rivelato il coautore perfetto.

Inizia così la seconda parte della serata, una presentazione-concerto che vede Marcoaldi recitare suoi ed altrui brani e poesie, intervallato dalla fisarmonica di Ivano Battiston. Sullo schermo scorrono le fotografie di Scianna, rigorosamente in bianco e nero: una gregge di pecore in piazza di Spagna a Roma, un gatto appisolato su una sedia in Sicilia, un bambino malese con in braccio un cagnolino, un pulcino adagiato su due mani sporche di terra, un incantatore di serpenti a Marrakech che morde una vipera, un cane ringhia rabbioso ad una giraffa a Riva del Garda, un bambino gioca alla cavallina in groppa ad un maiale nero a San Fratello.

(caricamento...)

Vogliamo ricordare questa serata con la poesia Cavalieri e Fanti di Marcoaldi:

Se mai aveste dormito con un gatto
o con un cane adagiato sopra il grembo,
ora conoscereste un altro sonno -
anch'esso animato da sogni
e da fantasmi, ma indenne da mentali
avvitamenti e conseguenti crucci e vacui spasmi -
proteso al cuore originario della vita:
l'uno da cui siamo venuti tutti
e a cui tutti torneremo.
Se aveste mai dormito con un gatto
o con un cane adagiato sopra il grembo,
ora sapreste cos'è la vera pace:
la felicità di assentarsi
dal frastuono e assieme
la prontezza di non mancare
mai l'appuntamento buono.
Se aveste mai dormito con un gatto
o con un cane adagiato sopra al grembo,
ora sapreste che la metamorfosi è possibile -
che uomo e gatto e cane sono
entità volatili e cangianti: nel sonno
condiviso scompaiono le stinte
gerarchie tra cavalieri e fanti.



Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone gli eventi 59 BRUCIANDO LE FRONTIERE - 167 DOVE GLI DEI SI PARLANO - 227 LA VERITÀ DELLE IMMAGINI

Festivaletteratura