Ikasi
Bernardo Atxaga
v., dal basco
Festivaletteratura apprendere, studiare

En nuestra tradición cultural, al menos occidental, casi siempre el conocimiento y lo que da el co- nocimiento, el aprendizaje, el ikasi, se une a la vista: es evidente cuando es evidente, que se ve - lo ves, no lo ves? - en inglés, en muchas lenguas “ver” y “conocer” es lo mismo. También en lengua basca ikasi es aprender e ikusi es ver.

Digo que es curioso porqué por ejemplo en español, y yo creo en italiano, el “saber” se relaciona con “sabor”, o sea con el sentido del gusto. Digo que es curioso porque ni la vista ni el sabor son fundamentales en el aprendizaje y sólo hay un sentido sin el cual es imposible el aprendizaje, que es el tacto. El tacto es de todos los sentidos el mas ligado al conocimiento. Todos sabemos que los ciegos pueden desarrollar una actividad intelectual enorme y quizás la sordera crea más problemas para el conocimiento, pero el tacto es fundamental. Pero es curioso este despiste de la cultura, que le da importancia al ver y al saber y no le da importancia al tacto, que es lo verdaderamente fundamental.

Nella nostra tradizione culturale, almeno occidentale, quasi sempre la conoscenza e ciò che dà la conoscenza, l’apprendimento, l’ikasi, è correlato con la vista: si dice “è evidente” quando è evidente, cioè si vede, “vedi?”, “non vedi?”: in inglese, in molte lingue vedere e conoscere sono la stessa cosa. E anche in lingua basca, ikasi significa ‘apprendere’ e ikusi signi ca ‘vedere’.

Dico che è curioso perché per esempio in spagnolo, come credo in italiano, il sapere si rifà a sapore, cioè al senso del gusto. Dico che è curioso perché né la vista né il sapore sono fondamentali per l’apprendimento; c’è solo un senso senza il quale è impossibile l’apprendimento, ed è il tatto. Il tatto, tra tutti i sensi è quello più legato alla conoscenza. Tutti sappiamo che i ciechi possono sviluppare un’attività intelle uale straordinaria, la sordità forse pone qualche problema in più per la conoscenza, ma il ta o è fondamentale. Però è curioso questo spostamento culturale, che dà importanza al vedere e al sapere e non al tatto, che è la cosa veramente fondamentale.



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