Wicked
Anne Fine
agg., dall'inglese
Festivaletteratura malvagio

Wicked has a range of meanings. Basically it means sin- ful, morally bad or fuelled by spite: murderers can be wicked. And when we use it that way we make no al- lowances for accident or circumstance. The word is one of utter condemnation. But it can also mean mischievous: ‘Oh, that was a wicked suggestion to make to your poor aunt!’ And in young people’s slang, it’s currently a term of approbation: “Listen to my wicked new mobile ring tone.” I chose the word because its range of meanings encompass so very intriguingly what appear at first to be almost opposites. But there’s another reason, of course. Wicked people are such fun to write about, particularly mischievously wicked people. And I notice that the word comes up all the time in reviews of my own adult novels. ‘Another wicked novel by....’ ‘More razor sharp wickedness from....’ So I suppose I am beginning to feel that in some way this satisfying little word that rolls so easily off the tongue, and packs such punch, somehow belongs to me.

Wicked ha un’ampia gamma di significati. Fondamentalmente significa peccaminoso, moralmente riprovevole o alimentato dalla perfidia: possono essere wicked gli assassini, per esempio. E quando il termine è usato in questo senso non si lascia spazio al caso o alle circostanze: rappresenta una condanna senza appello. Tuttavia può anche significare maligno: “Che insinuazione maligna nei confronti della tua povera zia!” Nel vocabolario dei giovani, poi, attualmente ha un’accezione positiva: “Senti che figata la mia nuova suoneria del cellulare.” Ho scelto questa parola perché lo spettro dei suoi significati contempla in modo alquanto intrigante quelli che a prima vista potrebbero sembrare quasi opposti. Ma naturalmente c’è anche un’altra ragione. Scrivere di personaggi wicked è divertentissimo, specialmente se alla loro wickedness si aggiunge un tocco di malignità. E mi accorgo che questo termine ricorre continuamente nelle recensioni dei miei romanzi per adulti: “L’ennesimo romanzo wicked di...”, “Ancora wickedness tagliente dalla penna di...”. Perciò mi sto convincendo sempre più che in un certo modo questa gratificante parolina, così potente nel colpire il bersaglio e al contempo così facile da far scivolare sulla lingua, in qualche modo mi appartenga.



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