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Spesso, quando si pensa alla figura materna o a quella paterna, le si assegna istintivamente un ruolo salvifico, un potere quasi calmante di fronte alle intemperie del mondo, un porto sicuro dove trovare riparo. Ma i genitori non sono divinità ed è possibile analizzare con spirito critico un ruolo che, nel tempo, ha assunto nei media i caratteri dello stereotipo: "Mia madre puzza" è l'incipit fulminante di Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini, opera finalista al Premio Campiello 2024 come Alma di Federica Manzon. Se l'autore napoletano racconta di una madre in cui non sembrano albergare gentilezza e delicatezza, la scrittrice friulana ci accompagna a Trieste attraverso il ricordo di un padre misterioso e sfuggente che "porta a casa il germe della divisione" accogliendo il figlio di dissidenti al regime titino. Saltando tra la tradizione mitteleuropea e quella dell'Italia meridionale, insieme a Massimo Cirri, Franchini e Manzon indagano le radici, i conflitti famigliari e l'identità plasmata dal luogo in cui si vive, confrontandosi sui caratteri e i vizi (soprattutto) nazionali che emergono con forza dalle loro pagine.

Basilica Palatina di Santa Barbara
Piazza Santa Barbara, 4 - Mantova