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La parola "depressione" è oggi entrata a buon diritto nel linguaggio comune e nella cultura di massa. La psichiatria ci dice che si tratta del disturbo più diffuso al mondo, una condizione grave, debilitante, una prigione interiore che non lascia scampo. Da qui, la sua forte presa sull'immaginario collettivo, il suo "successo" di disturbo mentale per eccellenza, nonché la sua diffusione epidemica su scala globale. Ormai, si tratta di un termine dal significato immediato, che non necessita di essere ulteriormente spiegato. Ma ne siamo poi così sicuri? Gioele P. Cima, psicologo e ricercatore indipendente (L'epoca della vulnerabilità), ripercorrerà brevemente la storia di questo concetto e ne discuterà con i partecipanti il significato odierno, cercando di capire i motivi per cui si è diffuso in modo pervasivo e chiedendosi che fine ha fatto la tristezza, da quando la depressione sembra essersi presa tutto lo spazio.

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