A due passi dall'isola
29 7 2020
A due passi dall'isola

Giorgio Todde (1951-2020) a Festivaletteratura

Giorgio Todde ha dato molto alla letteratura italiana e anche alla piccola storia del nostro Festival. Aveva esordito nel 2001 con Lo stato delle anime, pubblicato dalla casa editrice Il Maestrale, e da allora aveva firmato una bella serie di romanzi noir, ricavando dalle indagini del medico-imbalsamatore Efisio Marini (1835-1900), scienziato e naturalista cagliaritano avvolto in un'aura di mistero e dicerie,­ un'immagine inquieta della Sardegna dell'Ottocento; un'isola specchio del mondo, ora macabra, ora malinconica, rivestita di storie e parole. Oggi è più che mai evidente quanto Todde avesse in comune con l'immagine romanzesca di quel personaggio: la medicina, l'intelligenza, lo sguardo pungente e disincantato verso le umane vicende.

A Mantova lo abbiamo ascoltato più di una volta: nel 2011 con Marco Malvaldi e il conterraneo Francesco Abate nel bel dialogo a tre Investigatori improvvisati, un divertente abc su come scrivere un giallo fuori dai canoni; nel 2008 con i suoi Racconti di chirurgia – da cui è tratta l'immagine di copertina –, frutto delle sue esperienze come medico oculista («la nostra specie si adatta alle situazioni più varie e inospitali, tra cui l'ospedale»); nel 2006 all'evento Due passi nel creato, in compagnia di Francesco Erbani ed Edoardo Celenzano, poco dopo l'uscita del romanzo E quale amor non cambia.

Era un uomo di un garbo e di una gentilezza indimenticabili, un amico e un esempio per noi e per tanti scrittori. Ci aveva anche regalato una parola sarda, Scramentu, per il Vocabolario Europeo, ricostruendone gli usi, le traduzioni e la persistenza. Era ed è una parola che dice molto di lui e di un'isola che ha raccontato magistralmente, e sembra di rivederlo dal vivo a spiegarne i significati con la sua bella voce.

(caricamento...)

Festivaletteratura