L'entusiasmo di chi ricerca nel mondo e in se stesso il senso della vita
Avere uno sguardo entusiasta nei confronti della vita è prerogativa dei giovani: di chi, uscito dalle scuole, si affaccia al mondo chiedendosi quale sia il suo posto. Riuscire a mantenere quell’entusiasmo e continuare ad alimentarlo interrogando se stessi e il mondo è ciò che dà all’uomo il coraggio di vivere una vita piena.
Tiziano Terzani è entrato nel cuore di molti, forse per la capacità di mettersi a servizio della realtà delle cose, osservandola, raccontandola, astenendosi da azioni politiche o militari, decostruendo gli schemi colonialisti, senza alcuna pretesa di imporre un cambiamento giusto solo agli occhi e alla cultura occidentali. Il rischio intrinseco è quello di veder messa a nudo la propria impotenza, di non essere creduti avendo a disposizione come arma solo le parole, pur dotati della lungimiranza per comprendere le conseguenze delle azioni descritte, in quella che lo stesso Terzani definiva: “la maledizione di Cassandra”.
Angela Terzani Staude, moglie di Tiziano Terzani e autrice dell'autobiografia L'età dell'entusiasmo. La mia vita con Tiziano, racconta la loro vita di coppia in costante movimento da un paese all’altro, in continua ricerca e studio dell’uomo. Ricorda la fatica di inserirsi ogni volta in una società diversa, con una lingua e una cultura differenti, ma anche che, alla fine, sotto tutte queste facce e colori c’è sempre il solito uomo. Il continuo interrogarsi e dialogare sulle esperienze quotidiane e individuali diventa per la famiglia Terzani il modo con cui dare un senso ai propri vissuti e fotografare quella parte di storia scritta sotto i loro occhi.
Sollecitata dalle domande della giornalista Veronica Fernandes sugli odierni sviluppi politici, Angela Terzani Staude riconosce un andamento ciclico nella storia, la ripetizione di scelte politiche e quotidiane dettate dall’ingordigia dell’uomo, che vuole sempre di più e non riesce ad accontentarsi, perpetuando sistemi capitalistici e prevaricatori.
Tiziano Terzani ha lottato tutta la vita contro queste dinamiche, studiandole ed esponendosi in prima persona, per poi alla fine convincersi che il problema non fosse la politica, ma l’uomo stesso. È grazie a questa consapevolezza che, nell’ultima parte della vita, il suo sguardo ha cambiato direzione: si è rivolto verso l’interno, per contrastare questi meccanismi, uguali tanto nel mondo quanto nella mente di ciascuno.
