A scuola di gentilezza
11 11 2019
A scuola di gentilezza

Elda Lanza a Festivaletteratura

È stata la prima presentatrice della RAI, un'impeccabile giornalista e conduttrice agli albori della tv italiana, una maestra di bon ton e galatei familiari, una persona che sprigionava simpatia, sempre pronta a parlare e a raccontarsi in pubblico con un tocco di gentilezza bello, pulito, raro. Elda Lanza (1925-2019) si è spenta ieri a novantacinque anni, dopo essersi reinventata giallista e aver firmato, nell'ultimo decennio, una serie di bestseller con protagonista l'avvocato napoletano Max Gilardi. Era una delle memorie viventi di un'Italia appena uscita dal dopoguerra, risollevatasi dalla barbarie anche grazie a persone intelligenti e volenterose come lei. L'avevamo incontrata a Mantova nel 2013: era uscito da poco il suo Niente lacrime per la signorina Olga e aveva tenuto banco insieme a Danila Comastri Montanari e Luigi Caracciolo nell'evento Giallo a contrasto, in una Casa del Mantegna gremita di persone. Il ricordo più bello di quel Festival, tuttavia, è legato all'intervista che aveva rilasciato a Marta Bacigalupo e alla nostra redazione al termine dell'incontro, in una quiete magica e familiare, così inusuale nei frenetici giorni di Festivalettatura! Si era messa comoda in panchina e in pochi minuti ci aveva aperto le porte della sua semplice casa di ricordi. L'avremmo ascoltata per ore, come si ascoltano le storie di un parente amato, o di una signora appena conosciuta che ti rieduca a sorridere con pochi gesti, tanta generosità e qualche piccolo, saggio consiglio.

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