Ad essere sé stessi si inizia da piccoli
7 9 2024
Ad essere sé stessi si inizia da piccoli

Quello che la letteratura per ragazzi di Jenny Jägerfeld può insegnare a tutti

La letteratura per ragazzi non è soltanto per ragazzi. La scrittrice svedese Jenny Jägerfeld, pubblicata per prima volta in Italia con La mia vita dorata da re (Iperborea, 2021), nel suo ultimo libro Grande, bro! (Iperborea, 2024), con cui ha vinto il prestigiosissimo premio Andersen, affronta il tema dell'identità di genere in età preadolescenziale.

Per molti anni, essendo anche psicologa e sessuologa, Jägerfeld ha lavorato con persone transgender in età infantile e adolescenziale, esperienza che l’ha stimolata a scrivere una storia che parlasse ai giovanissimi – oltre che ai loro genitori e ai loro insegnanti – di identità di genere usando un linguaggio semplice e ironico, adatto ad ogni età. «La letteratura per ragazzi non può permettersi lunghe divagazioni o discorsi verbosi» sostiene, il suo obiettivo è coinvolgere i giovani lettori dalla prima pagina e convincerli che nella storia in cui stanno per inoltrarsi ci si potrà divertire, emozionare, persino ridere, anche parlando di cose serissime. Secondo l’autrice la letteratura, soprattutto quella per ragazzi, non dovrebbe imporre nessun discorso morale ai lettori, ma anzi dar loro l’opportunità di costruire un proprio pensiero critico.

Il protagonista di Grande bro! è un dodicenne svedese di nome Måns che, accompagnando la madre a Malmö per una trasferta estiva, si trova a vivere la sua prima estate lontano dagli amici di sempre. Durante il viaggio, guardando scorrere il paesaggio attraverso i suoi occhi che vedono in mondo con due colori diversi (particolarità fisica che condivide con l’autrice), Måns non vede l’ora di arrivare in un posto sconosciuto in cui potrà finalmente sentirsi libero di essere sé stesso. Quella di Måns non è soltanto una storia che parla di identità di genere, è anche una storia di amicizia e di conflitto, costruita con il linguaggio spigliato e autentico dei ragazzi (a cui l’autrice cerca di mantenersi aderentissima facendo leggere i libri ai due figli prima di farli pubblicare) in cui non mancano scorrettezze e qualche parolaccia.

In Svezia il libro di Jenny Jägerfeld è circolato moltissimo nelle scuole, al punto che è stata creata appositamente una guida alla lettura dedicata agli insegnanti. La scuola è il luogo in cui bambini e i ragazzi si confrontano per la prima volta autonomamente con il mondo esterno alla sfera familiare, e i libri sono lo strumento che può aiutarli ad analizzarsi e capire meglio cosa succede dentro e attorno a sé. Raccontare storie come quella contenuta in questo libro, dice l'autrice emozionata, può salvare delle vite.

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