Capire i meccanismi per comunicare
10 9 2022
Capire i meccanismi per comunicare

Il laboratorio di eXtemporanea sulla comunicazione scientifica

L‘evento di eXtemporanea è diverso da tutti gli altri. Qui i partecipanti devono mettersi direttamente in gioco, non sono invitati ad essere un pubblico, ma ad interfacciarsi con esso. L’obiettivo è fare capire con la pratica i meccanismi della comunicazione scientifica e i suoi effetti sulla società e sui lettori.

I partecipanti di ogni età ascoltano una breve introduzione per capire come un fatto scientifico può diventare notizia prima di dividersi in tre tavoli di lavoro. Quand’è che un fatto diventa effettivamente notiziabile? Quali sono le dinamiche? Prima di tutto bisogna chiedersi chi lo racconta e cosa succede tra la lettura dell’articolo scientifico e la sua trasposizione giornalistica. Esistono fatti scientifici, che sono complessi e richiedono una profonda base di conoscenza, ed esiste chi ha la responsabilità di tradurli rendendoli comprensibili per il pubblico.

L’attenzione è rivolta alle fonti, un segno di rispetto verso il lettore, e al poco tempo che spesso molti giornalisti hanno per scrivere un articolo. Spesso la logica dei giornali è economica e si ricerca più la notiziabilità rispetto all’accuratezza. Spesso giornali piccoli non hanno la possibilità di avere esperti scientifici con conoscenze abbastanza specifiche per poter cogliere ogni aspetto della notizia. Tutti questi elementi devono essere considerati non solo nel momento della scrittura, ma anche quando si legge giornalismo scientifico. Quello che sottolineano gli autori del laboratorio è la necessità di andare oltre la sola lettura quando si parla di scienza e argomenti controversi. È necessario informarsi, ricercare le fonti e controllare la corrispondenza tra i fatti riportati e quelli scientifici avendo la consapevolezza che quello che viene raccontato non è la verità scientifica assoluta, ma solo quello che l’autore per sensibilità o interesse personale ha voluto raccontare.

Per scrivere di scienza, individuare pubblico e canali è fondamentale. Non esiste un solo pubblico, ognuno ha esperienze diverse e parte da una base diversa. Ogni canale ha poi le sue regole, TiK Tok non è Instagram, un giornale deve tenere conto della linea editoriale che delimita il racconto. La scelta è il primo passo per cominciare il lavoro. Cosa si vuole comunicare? Come?

Per rispondere i partecipanti devono partire da un recente articolo scientifico sull’analisi della provenienza storica e geografica dei frammenti che compongono l’isola di plastica del Pacifico e dividersi in tre tavoli per realizzare rispettivamente un articolo, un’infografica o un video Tik Tok.

La differenza tra i diversi tipi di comunicazione diventa subito evidente. Girando tra i tavoli sembra di attraversare mondi diversi, con linguaggi e ragionamenti propri e incompatibili con quelli degli altri. Nel primo tavolo si studia la struttura dell’infografica e si cerca di concentrare il maggior numero possibile di dati in poche immagini. Nel tavolo di scrittura invece si finge di giocare ad un gioco di ruolo in cui i partecipanti si trasformano in una piccola redazione che deve pensare ad un titolo e ad un sottotitolo efficaci. In quello social si parla delle differenze tra canali comunicativi e si confrontano generazioni diverse su come dare la notizia in modo efficace e nel tempo ristretto che richiede l’algoritmo.

Quello che li accomuna tutti è la discussione, il tentativo di tradurre la conoscenza in qualcosa di concreto e trasmissibile. Il risultato è che ogni tentativo è diverso nonostante i dati di partenza siano gli stessi. L’infografica ha una volontà politica, vuole fermare l’isola di plastica facendone conoscere innanzitutto l’entità e si concentra sulla provenienza delle micro plastiche. Il Tik Tok deve essere più immediato e vuole trasmettere la gravità della situazione, sottolineando le dimensioni dell’isola analoghe alla Spagna. La redazione deve catturare l’attenzione e decide di intitolare l’articolo “Non tutte le isole dei pescatori sono romantiche”, facendo leva sull’emozione.

Dal confronto nasce la coscienza dell’importanza delle differenze, senza queste la comunicazione sarebbe fortemente limitata. L’infografica attira l’attenzione sull’articolo e può essere mostrata sui social, un video su Tik Tok può invitare a leggere l’articolo e contenere l’infografica. Tenerle in considerazione aiuta ad utilizzare al meglio il canale e utilizzare il linguaggio giusto per trasmettere un messaggio corretto e importante ad un grande numero di persone, che in fondo è la vera responsabilità di ogni giornalista.

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