Ciascuno cresce solo se sognato
11 9 2021
Ciascuno cresce solo se sognato

Una scuola che lascia spazio alle idee di tutti

“Azione partecipata in spazio pubblico” è questa la definizione di ciò che è accaduto in via Goito a Mantova. Un muro, un pannello magnetico e tante persone che passano, lasciano idee, ragionano, si confrontano su un unico tema: quello della scuola.

“Calamite per la scuola”, questo il nome dell’iniziativa, è la possibilità di partecipare ad un dibattito, è creare relazioni tra le persone e con i luoghi, è una scuola che arriva in strada. La trasformazione dello spazio è effimera: dura solo qualche giorno, è flessibile poichè si adatta allo spazio in cui viene generata e da esso prende spunti, è generosa: non richiede capitale monetario, ma un’arricchimento di idee, ed è un’azione militante, volta a mettersi alla prova.

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“Condividere un sapere e lasciare che l’altro lo illumini con il suo punto di vista” è il razionale che spinge Monica Guerra a creare spazi di confronto, ad intervistare insegnanti che stanno sperimentando metodologie didattiche innovative e ad autofinanziare un documentario per raccogliere queste preziose testimonianze. Le sue azioni si configurano come risposta ad un problema che pervade le scuole odierne: nonostante la teorizzazione di modelli didattici vincenti sia avvenuta centinaia di anni fa, la realizzazione e accessibilità di essi è ancora infrequente e limitata.

Monica Guerra, Lola Ottolini e Elisabetta Bucciarelli ragionano sul fatto che fare educazione sia una questione politica nella misura in cui gli insegnanti influenzano il modo in cui gli alunni si pensano cittadini e la forza con cui avranno il coraggio di prendere parola. Viene poi proiettato un’estratto del documentario “il sogno di una scuola”, curato da Francesca Antonacci e Monica Guerra. Uno degli insegnanti intervistati aiuta a porre l’attenzione su una questione spesso trascurata nella quotidianità scolastica: studiare è fatica, ma c’è un abisso tra fatica e sofferenza. Nel momento in cui la fatica nello studio non produce più crescita, ma sofferenza, la scuola fallisce.

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La scuola dovrebbe essere aperta, collaborare con le famiglie e il territorio permettendo la trasferibilità degli insegnamenti ai diversi ambiti che caratterizzano la vita di un’alunno. Gli studenti dovrebbero essere messi nelle condizioni di riconoscere in ogni luogo una possibilità di apprendimento. Iniziative come “Calamite per la scuola” vogliono muoversi in questa direzione, perchè, come diceva Danilo Dolci, “Ciascuno cresce solo se sognato”.

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