CO2: Risorsa o problema?
9 9 2021
CO2: Risorsa o problema?

Nicola Armaroli approfondisce la condizione della molecola apparentemente impercettibile

Nicola Armaroli, chimico, dirigente di ricerca e direttore della rivista scientifica Sapere spiega la vita dell’anidride carbonica e l’impatto sulle nostre vite. La CO2 non nasce come nociva per l’uomo, anzi, gli ha permesso la vita. La produzione di carbonio deriva dalla natura e dall’uomo. I vulcani furono i generatori iniziali di diossido di carbonio e instaurarono un clima favorevole alla nascita e sviluppo della nostra specie.

La molecola di CO2 è composta da un atomo di carbonio e due di ossigeno. Come esiste il ciclo dell’acqua, c’è anche quello del carbonio. In natura sono presenti quattro riserve di carbonio: l’atmosfera, la vegetazione, i mari (che ne contengono molto per la presenza del fondo e del plancton) e la litosfera, che comprende le rocce, i combustibili fossili e molti altri elementi. La natura, non a caso, ha sotterrato i combustibili, ma l’uomo li ha estratti stravolgendo la sua vita. Il potenziale energetico generato dal petrolio, carbone e gas fossile ha rivoluzionato lo stile di vita umano e non solo. Questa attività è continuata e continua freneticamente e per molto tempo non se ne sono valutate le conseguenze. Negli anni Cinquanta il geochimico Keeling scoprì come registrare la quantità di CO2.

(caricamento...)

La quantità di anidride carbonica non è mai stata fissa, ma ha sempre avuto delle variazioni stagionali e con questa anche la temperatura globale. Perchè ora è considerata un problema? Perché le quantità che le attività antropologiche emettono non sono più sostenibili. L’aumento dell’effetto serra non permette infatti la sopravvivenza dell’umanità a lungo. Cercare di limitarne l'aumento è una responsabilità per tutti.

L'anidride carbonica è una molecola che l’uomo non percepisce con nessuno dei suoi sensi fisici. Gli scienziati hanno impiegato diversi anni a convincere e spiegare ai politici la questione dovuta all’eccesso di CO2 e le sue conseguenze. Infatti, solo a fine anni Ottanta la realtà problematica è stata presa in considerazione, portando i leader mondiali a prendere necessari accordi. In scala globale l’Europa non rappresenta una delle maggiori fonti di emissioni di CO2, ma la responsabilità è comune, di tutti, è globale. Nonostante questo alcune persone affermano che la diminuzione di anidride carbonica dovrebbe interessare inizialmente solo la Cina, in quanto ultimamente si è classificata prima in graduatoria. Il ruolo della Cina è conseguenza del fatto di essere diventata la fabbrica del mondo per tutte le delocalizzazioni di multinazionali nate in occidente. Tuttavia le emissioni nocive non si fermano al confine nazionale e questo dimostra l'interesse comune per la questione. Inoltre la molecola di CO2 è a lunga durata, dunque è ancora presente nell'atmosfera quella prodotta dai nostri antenati.

(caricamento...)

Armaroli è scettico sull’idea del collegachimico Gianfranco Pacchioni, autore di W la Co2, che vede il combinare l’idrogeno con anidride carbonica come soluzione per trasformare quest’ultima in sostanze utili o addirittura in combustibili. Secondo l'autore ci sarebbero troppe complicanze nel progetto. Un'altra proposta per stoccare la CO2 è la creazione di un impianto per cercare di immettere nel sottosuolo l'anidride carbonica in quelli che erano giacimenti di idrocarburi, ma questa soluzione solleva molti dubbi e perplessità, tra cui la possibilità che questo composto rischi di generare terremoti. Inoltre, questa tecnologia innovativa prevede costi esorbitanti. Dunque, questo piano si è rivelato fallimentare.

(caricamento...)

(caricamento...)

Festivaletteratura