Corpi letterari
7 9 2016
Corpi letterari

Una mappa mentale dei corpi raccontati a Mantova

Al Festivaletteratura di Mantova, insieme a migliaia di menti circolano migliaia di corpi, che sono lo strumento pratico – l’oggetto fisico – attraverso il quale le (nostre) menti si danno al mondo: si tratta di corpi diversi tra loro, emersi da quello spettro di corpi privilegiati che hanno la possibilità di partecipare a un festival letterario in una cittadina di provincia del Sud Europa.

Un festival letterario è, per natura, votato alla molteplicità – in primis, alla molteplicità delle lingue e dei linguaggi – e deve essere quindi, se vuole davvero raccontare il mondo, un inno alla pluralità dei corpi e alla bellezza dei corpi non conformi, emarginati e ipo-rappresentati proprio per la loro non conformità. A Mantova, da oggi, avranno spazio i corpi "fastidiosi" dei matti raccontati da Paolo Nori che si infiltrano nel corpo della città; i corpi malati di Pia Pera (in un reading realizzato da Lorenza Zambon e Marco Remondini) e di Clara Gallini, le quali hanno fatto della malattia oggetto di studio, di pensiero, di poesia; i corpi ribelli che non rispettano le frontiere, che lottano per e con la propria presenza come i corpi migranti in Europa e i corpi neri negli Stati Uniti (con Wu Ming 1 e Fabrizio Puglisi); il corpo morto e crocifisso, in tutta la debolezza di quando la nudità diventa «supplemento d’infamia» (con Erri de Luca).

Il Festivaletteratura, festa delle menti, sceglie di celebrare il corpo, al singolare, nella sua maestosità biologica, con un «viaggio straordinario dal cranio al calcagno» guidato da Gavin Francis. A Mantova, come ovunque, i corpi hanno un’anatomia in parte condivisa (Sissi darà una lezione di anato-mia emotiva) e una forma personalissima (la stilista Gentucca Bini guiderà il pubblico nel creare la propria tuta). E il corpo – quello che abbiamo tutti – potrà presentarsi nella dignità della sua indegnità, dei suoi odori, della sua carne, delle sue pulsioni sessuali: al tempo tristo di corpi aleatori e sessualmente oggettificati ma mai sessualmente soggettificati, a Mantova Sarah Waters illuminerà il buio stereotipico dell'età vittoriana, raccontandone i corpi delle donne.

Questa piccolissima mappa vuole essere una guida attraverso gli eventi del Festivaletteratura che parlano dei nostri corpi e di quelli degli altri e delle altre, per una una presa di coscienza collettiva del fatto che anche noi abbiamo un corpo: un corpo che cammina per le strade di Mantova.

Immagine: upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ad/Antommarchi_Annotated_Anatomical_Drawing.png

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