Costruire un albero perché tanti alberi creano una foresta
10 9 2022
Costruire un albero perché tanti alberi creano una foresta

Co-Play-Ground in Valletta Valsecchi

Ci sono alberi che sembrano immensi coni gelato con riccioli di panna, altri che sono aguzzi, quasi taglienti. C'è anche una sorta di salice piangente che però non piange, anzi ride a crepapelle; c’è un abete pronto per essere agghindato per Natale, una palma con le palline appese come se fosse effettivamente già Natale, un albero con la chioma che sembra uno dei laghi Mantovani, un albero senza chioma, un albero senza tronco, un albero che sembra la mano di Freddy Kruger, un albero di nuvole quasi magrittiano, arbusti bassi col sorriso e coi denti, un albero che assomiglia tanto a una testa di donna coi capelli lisci appena uscita dalla parrucchiera con lo shatush e con una ripassatina dal chirurgo estetico (labbra esagerate, bocca rotante, sopracciglia di tipo marittimo).

C'è anche un albero con un alveare appeso, rigoli di miele e una chioma che sconfina nel cielo e ne assume i colori. C'è un broccolo enorme ancora acerbo, giallo e grigio che si mischiano, sembra di vedere i macchiaioli stesi per terra. C'è un albero e una bambina, pittura coi rulli e Rothko dentro. C'è un'altra bambina che scappa e piange, una palma e un'altra palma siamese contro natura, un albero che sembra la testa di un coniglio, un albero cubista dalle forme elementari; la serratura di una porta.

C'è un albero AK-47 appena uscito di fabbrica che si dà un tono con una mise a pois viola. C'è Van Gogh, c'è Spiderman o comunque qualcuno di quell'universo, c'è Pippi Calzelunghe in versione estiva, c'è il tenente Pete "Maverick" Mitchel in carne ed ossa. C'è un albero orizzontale tutto blu, ci sono le albicocche fresche e succose che quest'anno non ha mangiato NESSUNO tanto che qualcuno si arrabbia e fa il muso lungo dal dispiacere.

Ci sono alberi appesi, altri sulle sdraio a prendere il sole che si asciugano dopo un tuffo nel mare della fantasia. Ci sono anche vuoti memorabili, asportazioni e dolore, silenzi opposti, incubo notturni e sogni, colpi proibiti, strani quadrati e strumenti di morte. C'è uno sparpaglìo di nozioni tecniche irripetibili, c'è la fatica, c'è una natura artificiale che ha dentro tutta la natura dei bambini, tutti i loro pregi e difetti, tutti i colori, tutte le possibilità. C'è una foresta di alberi in Valletta Valsecchi. L’hanno fatta loro.


CO-PLAY-GROUND è un progetto di laboratori che vede la zona di Valletta Valsecchi come un vero e proprio terreno di progettazione condivisa. Insieme ai partecipanti ci sono i 44flavours con la supervisione dei Ludosofici.

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