Janne Teller per mano nel mondo
Per superare il senso di disorientamento che pervade le società contemporanee e tornare a mettere il futuro al centro del nostro orizzonte servono nuove etiche e nuovi strumenti di pensiero capaci di scardinare logiche e sistemi di potere accettati come incontrovertibili. In questo senso filosofi, economisti e intellettuali di varia formazione indicheranno al Festival alcuni possibili percorsi, seppur parziali, per rimettere mano a paradigmi e categorie interpretative che ormai risultano inadeguati. Un ampio ventaglio di riflessioni verrà ad aprirsi sulla guerra, attraverso una serie di incontri che toccheranno il confronto interreligioso, il ruolo della scuola e della comunicazione nel formare le coscienze, il racconto dei conflitti alle più giovani generazioni.
«Gli esseri umani hanno fame di storie», afferma l’autrice danese Janne Teller in conversazione con Daniele Aristarco per Festivaletteratura. E poi aggiunge: «la letteratura può far sperimentare una vita che non ci appartiene».
Cos’è la scrittura se non un mezzo al servizio dell’immaginazione? Lo sguardo proposto in questo incontro è unificante, un tentativo di mettere in risalto la letteratura per ragazzi come fondamento di crescita. I giovani sono al centro dell’intervento, in qualità di «pubblico difficile da accontentare» ma, soprattutto, in veste di motore potentissimo dell’attualità. «I giovani vedono il problema e agiscono in modo diretto, sono strumenti del cambiamento», dice la scrittrice portando l’esempio di Greta Thunberg. Ed è in questo contesto che si inseriscono le sue opere: Niente viene analizzata in quanto ricerca del senso della vita, con sacrifici al limite del creepy per il raggiungimento dello scopo; Immagina di essere in guerra, invece, si dimostra testo attuale nonostante i venti anni già trascorsi dalla sua pubblicazione e si ricollega in maniera esemplare al tema dell’immaginazione.
Janne Teller ci prende per mano e ci aiuta ad attraversare la strada, portando i ragazzi dal lato degli adulti senza disdegnare il percorso inverso.
Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:
Evento 13 “Umanesimo inquieto” - Evento 24 “Un nuovo racconto della guerra” - Evento 25 “E alla fine un mondo lunare” - Evento 33 “Raccontare il mondo” - Evento 73 “Per un nuovo pensiero africano” - Evento 89 “12 dicembre 1969” - Evento 142 “Dedicato ad Ágnes Heller” - Evento 145 “L’economia del valore” - Contaminazioni ore 18.00 sabato 7 “L’inflazione della verità scientifica” - Evento 175 “Il mondo è giovane ancora” - Evento 190 “Tutte le guerre del mondo” - Evento 204 “Affermare l’umanità” - Accento ore 14.00 domenica 8 “Le sante ossa” - Evento 209 “La democrazia esclusiva e i suoi sovvertimenti” - Evento 215 “Le regole e la coscienza”.