Un laboratorio per decostruire gli stereotipi e scoprire l'altro
Lunetta è una zona periferica di Mantova dalla spiccata identità multiculturale. Te ne accorgi passeggiando per le sue strade: un uomo claudicante ondeggia con la sua tunica bianca e lunga, ai piedi delle sneakers pure e intonse; dei ragazzini giocano a pallone in uno dei giardini pubblici che spezzano la consequenzialità delle case; dalle casse di un ragazzo esce a volume consistente una musica altra.
“Ti voglio conoscere” si legge sopra il tetto di un complesso di appartamenti. È un invito? Me lo stai chiedendo? Questa frase è un biglietto da visita ideale per il laboratorio condotto da Marilena Umuhoza Delli all'interno del progetto Di qua/di là, un'iniziativa coordinata dai Ludosofici e dal Collettivo LAN-DE-Sì, il cui obiettivo è quello di mappare il quartiere Lunetta per approfondire la sua evoluzione di pari passo con quella dei suoi abitanti.
«Mamma, io vorrei viverci in quella casa, soprattutto in quella gialla e blu dove ci sono quelle tende». Le abitazioni coloratissime – alcune puramente geometriche, altre raffiguranti scene naturali e persone – si mischiano a quelle scrostate e logore, consumate dal tempo. In questo contesto ci muoviamo lungo una via che è frutto di alcuni giorni di interviste, tracciata dai bambini che hanno preso parte al laboratorio costituito con l’aiuto di alcuni autori e autrici. Attraverso le loro domande, i bambini hanno intrapreso un percorso di decostruzione degli stereotipi, cercando di smontare pezzo dopo pezzo le storie di alcuni degli imprenditori stranieri che hanno stabilito la propria attività a Lunetta. C’è Sara, una sarta che realizza splendidi vestiti; tra negozi chiusi dalle vetrine vuote c’è il Bar Pucci di Samir; poco distante il minimarket di Ayub.
Marilena Umuhoza Delli – autrice italo-rwandese – nelle sue attività e nei suoi libri tra cui Lettera di una madre afrodiscendente alla scuola italiana (People, 2023), porta avanti da anni un’operazione di scoperta e di inclusione degli afrodiscendenti. Attraverso la sua esperienza personale come fotografa, autrice, conduttrice radiofonica e organizzatrice di workshop dedicati, per questo laboratorio ha accompagnato per mano i bambini – molti di loro di seconda generazione – in questa azione di presa di coscienza. Il risultato è stato il disvelamento di un quartiere variopinto non solo nell’architettura, ma anche nelle vicende personali e nei sapori. I biscotti che hanno chiuso il percorso hanno unito tutti in un momento di condivisione, attimi dolci e croccanti di sesamo e miele.
"Di qua / di là" è un progetto realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri.