Essere Antigone
8 9 2019
Essere Antigone

La disobbedienza: gratuità al servizio dell'Altro

Per superare il senso di disorientamento che pervade le società contemporanee e tornare a mettere il futuro al centro del nostro orizzonte servono nuove etiche e nuovi strumenti di pensiero capaci di scardinare logiche e sistemi di potere accettati come incontrovertibili. In questo senso filosofi, economisti e intellettuali di varia formazione indicheranno al Festival alcuni possibili percorsi, seppur parziali, per rimettere mano a paradigmi e categorie interpretative che ormai risultano inadeguati. Un ampio ventaglio di riflessioni verrà ad aprirsi sulla guerra, attraverso una serie di incontri che toccheranno il confronto interreligioso, il ruolo della scuola e della comunicazione nel formare le coscienze, il racconto dei conflitti alle più giovani generazioni.


«Carola Rackete è la nuova Antigone» afferma Donatella Di Cesare.

È il femminile che «ha il più alto sentore di essenza etica» come scrive Hegel nella Fenomenologia dello Spirito. Carola Rackete è la disobbedienza che ha trovato respiro. Una disobbedienza che non può più sopportare l’accezione negativa precedente al ‘900, ma che, dopo la brutalità della Shoah, risponde a una nuova giustizia che va oltre il diritto. È proprio lo scarto tra giustizia e diritto che punge le persone come Carola e Antigone che si sottraggono all’obbligo imposto dall’alto e prediligono il pensiero critico.

Prima della Shoah, afferma Frédéric Gros, l’obbedienza creava un’opposizione tra l’animale e l’essere umano che, ormai libero dagli istinti più ferini, leggeva, nell’inseguimento di un ordine, la possibilità di raggiungere un alto grado di civiltà e dignità. Ma la dimensione dell’obbedienza, dopo le atrocità naziste, non può più passare attraverso lo stesso filtro e, il capo nazista Eichmann, che sotto processo risponde: «ho solo obbedito», diventa simbolo di una nuova opposizione: quella tra l’uomo e la macchina. Quest’ultima incarna l’uccisione del pensiero che, trovando concordi i due filosofi, caratterizza la politica attuale in cui, oltre all’assenza di immaginazione, intesa come la capacità di concepire un altro mondo possibile, si propaga anche l’ “exofobia”: termine con cui la professoressa Di Cesare indica la fobia di ciò che è fuori, di ciò che è oltre, dunque anche la fobia dell’Altro. Ma l’uomo è prima di tutto «zôon politikòn», come si presenta al pensiero aristotelico, è relazione in continua ricerca dell’Altro, senza il quale non può trovare la verità della sua essenza. Comprendere la profondità di questa ricchezza è un lavoro faticoso, forse più affine allo sguardo del filosofo a cui spetta ritrovare la voce nella dimensione politica. La politica spesso scarna di riflessione e discernimento, la politica che premia il pragmatismo frenetico e schiaccia l’attesa dell’idea che sorge in una mente contemplativa.

Il mito della caverna platonica che si ripete, il filosofo incompreso che viene scacciato. In questo circolo che sembra non avere soluzione, si presenta la mite ma risonante voce di persone come Ghandi, pronte a incarnare una nuova forma di disobbedienza: quella che apre a una dimensione spirituale e rifiuta la violenza. È vero, la disobbedienza che passa per la non violenza richiede forse una manifestazione di coraggio superiore, ma solo questo ci rende liberi, dunque senza più timori. Perché come scriveva G. Zagrebelsky in un articolo di Repubblica, «La libertà non sa che farsene dei paurosi, di coloro che pensano solo alla propria tiepida sicurezza». Sicuramente Antigone era coraggiosa e libera, pronta a disobbedire nella prospettiva di una giustizia superiore, sempre aperta a un amore gratuito e privo di timore.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone: Evento 13 “Umanesimo inquieto” - Evento 24 “Un nuovo racconto della guerra” - Evento 25 “E alla fine un mondo lunare” - Evento 33 “Raccontare il mondo” - Evento 73 “Per un nuovo pensiero africano” - Evento 89 “12 dicembre 1969” - Evento 142 “Dedicato ad Ágnes Heller” - Evento 145 “L’economia del valore” - Contaminazioni ore 18.00 sabato 7 “L’inflazione della verità scientifica” - Evento 175 “Il mondo è giovane ancora” - Evento 190 “Tutte le guerre del mondo” - Evento 204 “Affermare l’umanità” - Accento ore 14.00 domenica 8 “Le sante ossa” - Evento 209 “La democrazia esclusiva e i suoi sovvertimenti” - Evento 215 “Le regole e la coscienza”.

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