Figli della scienza
11 9 2022
Figli della scienza

Tra genetica ed etica: prospettive future

Editing genomico, riproduzione assistita, ectogenesi… Questi sono gli argomenti toccati dal dibattito tra Maurizio Balistreri, autore di Il bambino migliore? Che cosa significa essere genitori responsabili al tempo del genome editing e professore associato di Filosofia morale e membro del Comitato di Bioetica d’Ateneo presso l’università di Torino, e Vera Tripodi, filosofa e ricercatrice. Dibattito estremamente attuale, che vuole richiamare l’attenzione su come tutto ciò non appartenga a uno scenario distopico, distante e frutto di una fervida immaginazione, bensì al nostro presente.

Infatti, se oggi la riproduzione assistita è una realtà, una delle possibilità per le coppie che desiderano avere un figlio ma sono costrette a confrontarsi con difficoltà biologiche, domani potrebbe facilmente divenire quotidianità, la scelta più comune, dal momento in cui permetterebbe di facilitare un eventuale intervento di modificazione genetica. Ma, soprattutto, potrebbe, forse provocatoriamente, essere considerata la scelta più etica e responsabile per i genitori, motivati dal desiderio più naturale e profondo: volere il meglio per proprio figlio. Meglio che però può significare molte cose: controllare e monitorare con più accuratezza la gravidanza, prevenire malattie gravi e debilitanti, potenziare e migliorare il patrimonio genetico. Ma se essere genitori responsabili significa garantire ai propri figli le migliori condizioni di nascita e di crescita, fin dove ci si può spingere? Dove porre il limite?

Molte le preoccupazioni e i timori che, comprensibilmente, si sollevano: il rischio di incentivare la discriminazione di persone con disabilità, di accentuare le disparità sociali già molto presenti, di cercare sempre di più di raggiungere un ideale di perfezione che nemmeno si sa bene cosa significhi e che il progresso scientifico renderebbe sempre più perfetta.

Ma così come la scienza è in continua evoluzione, la storia cerca di stare al passo e ciò che oggi a molti, vittime della paura del cambiamento e dell’innovazione, sembra scontrarsi inevitabilmente con la morale: domani, dopo aver preso coscienza di questa difficoltà e più in grado di sospendere il giudizio, forse saremo in grado di guardare tutto ciò con un occhio diverso, consentendogli perlomeno il beneficio del dubbio.

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