Gli inganni della finanza
12 9 2015
Gli inganni della finanza

Strumenti per una libertà solidarista, contro la schiavitù neoliberista

“La sovranità appartiene al popolo, allora come è possibile che le decisioni dei governi seguano le leggi dell’economia?”: così Paolo Maddalena introduce la sua magistrale lezione sulla sovranità dei popoli e sovranità dell’economia in una piazza Mantegna gremita ed attenta.

Dal momento in cui l’uomo si è denominato 'civile', entrando in società via via più complesse, ha deciso di esercitare il proprio potere di sovranità all’interno della comunità politica. Ebbene, dove è finito questo diritto? Si legge a chiare lettere nel primo articolo della Costituzione italiana, ma, nella realtà, le cose come stanno? Del pensiero keynesiano è rimasto ben poco: il neoliberismo sta ingurgitando tutto quello che trova sulla propria strada, per restituirlo sotto forma di privatizzazione e liberalizzazione. “Libertà o schiavitù? La scelta è adesso o mai più” ammonisce questo grande giurista e pensatore italiano.

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Mettendoci in guardia contro gli inganni della finanza, Paolo Maddalena, vestito di un’armatura di parole ed uno scudo di Diritto, ricorda che “al potere si oppone un contropotere di partecipazione popolare, di cui questo Festival è dimostrazione” e chiude parafrasando Dante: “Se un piede nella fossa avessi, combattere vorrei”.

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