Massimiano Bucchi, professore di Scienza, Tecnologia e Società all'Università di Trento, inizia l’evento introducendo il walkman degli anni '80, strumento introdotto dal Giappone: un oggetto abbastanza usuale per quelli anni, uno strumento così piccolo e di qualità non molto alta che doveva fare concorrenza ad apparecchi molto più sofisticati. Bucchi vuole far capire come la tecnologia possa influenzare il modo di pensare o di agire e, soprattutto, che le scelte delle persone prevedono la comodità a scapito della qualità, soprattutto per quanto riguarda le nuove generazioni. Nel suo nuovo libro Per un pugno di idee propone alcuni esempi di questo comportamento.

Il Giappone, alla fine degli anni '80 e all'inizio dei '90, aveva già iniziato il suo percorso di modernizzazione che si rivelò essere estremamente veloce e una delle invenzioni più rivoluzionarie, nata grazie alla cooperazione tra Philips e Sony, fu il Compat Disc, comunemente chiamato CD. Ciò che ha fatto progredire il Giappone in così pochi anni sono stati la trasformazione, l'adeguamento e l'aggiornamento degli elementi della tecnologia americana. Uno dei motivi per il quale questo paese preme cosi tanto per avere una tecnologia così avanzata è storico: la Seconda Guerra Mondiale è stata persa anche a causa dell'inferiorità tecnologica del Giappone. Invece negli Stati Uniti d'America, negli anni in cui si cercava di creare un vera e propria regolamentazione per la sicurezza dei passeggeri nelle macchine, un avvocato statunitense iniziò una battaglia molto dura contro le multinazionali e le assicurazioni sostenendo che la vita dei passeggeri era molto più importante dell’estetica dell’automobile. Si creò uno scandalo e le case automobilistiche sostenevano che le affermazioni dell'avvocato erano insensate e provarono in tutti i modi a fargli cambiare idea con metodi non molto legali. L’ardua battaglia è stata vinta dall’avvocato grazie alla presa di posizione dei clienti delle cause automobilistiche.