Helsinki: una città in libri
26 8 2021
Helsinki: una città in libri

L'esplorazione libraria di una città “abbracciata dal mare aperto e dal cielo pallido”

La città in libri di Festivaletteratura 2021, capitale della Repubblica di Finlandia dal 1918, è un centro portuale sorto in età moderna sotto il regno di Gustavo I di Svezia. A lungo teatro di acerrime contese, nel mezzo di guerre commerciali e d’arme, spinte indipendentiste e cadute di imperi, Helsinki conquista una grande vitalità culturale tra Otto e Novecento, mescolando architetture nordiche e moderniste, due splendide lingue (svedese e finlandese) che si alternano nel podio della sua ricca produzione letteraria, opere poetiche e musicali che dialogano tanto con le tendenze europee che con la tradizione popolare e il folklore. Tra le sue vie si aggirano artisti e premi Nobel, bohémien e contadini in preda a fervori politici ed esperienze urbane ad alta intensità che ci portano dritti all’oggi e a una scena altrettanto esuberante. Su 2021.festivaletteratura.it, una bibliografia di oltre 150 libri ondeggierà tra le brezze di una città “abbracciata dal mare aperto e dal cielo pallido”, insieme a splendide foto d’epoca, polke sfrenate e altre musiche corroboranti per proteggersi dalle rigide temperature, presenze italiane vecchie e nuove, percorsi di lettura a prova di neve.

Radio Helsinki, su Radio Festivaletteratura, accoglierà gli interventi al Festival di scrittori finlandesi, studiosi, cineasti e traduttori intervistati da Luca Scarlini con piccoli intermezzi dei lettori della "Compagnia della Lettura": Lieven Ameel, Massimo Ciaravolo, Monika Fagerholm, Kari Hotakainen, Mika Kaurismäki, Rosa Liksom, Laura Lindstedt,Sanna Martin, Harri Nykänen, Nicola Rainò, Harri Salmenniemi, Pajtim Statovci e Kjell Westö racconteranno la “loro” Helsinki dalle più disparate angolazioni, in quattro appuntamenti radiofonici da giovedì 10 a domenica 12 settembre (vedi p. 91). Tra le piazze di Mantova, oltre alla consueta guida introduttiva alla città in libri (ev. 501), non poteva infine mancare un omaggio all’arte di Tove Jansson, geniale figlia della capitale finlandese che al grido “Yes, We Troll!” inventò le morbide avventure di tenerissimi personaggi amati da milioni di bambini, ognuno dei quali ritroverà voce grazie a Pino Costalunga in Confessioni di Papà Mumin (ev. 90, 142).


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