I mancini e il cervello asimmetrico
12 9 2015
I mancini e il cervello asimmetrico

Perché il nostro cervello ha due emisferi e perché alcuni li usano al contrario

I mancini sono sempre stati guardati con curiosità. A lungo contrastati e discriminati perché 'rovesciavano' la naturale predisposizione umana a preferire la mano destra, oggi vengono a volte ritenuti più creativi e intelligenti, sulla base di teorie pseudo-scientifiche. In realtà il mancinismo ha origine in una inversione della specializzazione dei due emisferi cerebrali, caratteristica che si presenta in proporzioni costanti nelle popolazioni biologiche, non soltanto nella specie umana.

Ce lo spiega Giorgio Vallortigara, neuroscienziato, in una lavagna in Piazza Mantegna.

È noto che il cervello umano è diviso in due metà, gli emisferi, ognuno dei quali controlla i movimenti di una metà del nostro corpo ed è specializzato in attività differenti. Questa caratteristica del nostro cervello è definita asimmetria cerebrale ed è diffusa in gran parte delle specie viventi, in modo indipendente dalla loro livello di sofisticazione cerebrale. L’asimmetria cerebrale può essere spiegata, a livello evolutivo, in diversi modi.
Essa consente infatti di ottimizzare materiale cerebrale, relegando alcune funzioni del cervello in aree più ristrette; evita che si generi conflitto tra i due emisferi, rendendo l’individuo incapace di agire per l’elaborazione di due comandi contrastanti; infine consente all’individuo di svolgere contemporaneamente due attività gestite dai due diversi emisferi (il cosiddetto multitasking, che è stato osservato nientemeno nei pulcini).

Il fatto che una parte della popolazione di una specie, in una quota più o meno fissa del 10%, presenti l’inversione delle funzioni dei due emisferi è un altro fenomeno che ha origine nell’evoluzione e si definisce polimorfismo stabile dipendente dalla frequenza. Per capire come la selezione naturale incida nel mantenere fissa questa quota di individui 'eccentrici' dobbiamo considerare manifestazioni del mancinismo diverse da quelle che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni: gente che scrive o impugna la forchetta con la mano opposta alla maggior parte delle persone. Dobbiamo pensare che in natura può essere un vantaggio competitivo di fronte a un predatore comportarsi in maniera opposta al gruppo. Ma questo vantaggio verrebbe meno se il numero di individui dal comportamento opposto crescesse troppo, perché non sarebbero più una minoranza. È la natura stessa quindi che governa le fluttuazioni della popolazione dei mancini, mantenendola sempre al di sotto del 50% della popolazione totale.

Nessuna 'mano del diavolo' quindi, nessun danno al cervello nel momento della nascita, i mancini (parola che i latini derivarono da mancus, cioè mutilato,storpio) sono generati dalla selezione darwiniana e dal calcolo statistico.

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