Crisi e minacce alla forma di governo che dà la potestà al popolo
La democrazia è come il caffè: ne esistono di vari tipi. Proprio come un caffè che può essere lungo, espresso, macchiato o decaffeinato, anche la democrazia ha varie declinazioni. Democrazia liberale non è sinonimo di democrazia liberista; illiberale e antidemocratica sono invece comunemente usati in maniera intercambiabile. Accanto alla questione aggettivale, occorre anche storicizzare la democrazia. Di questo è convinto Alessandro Mulieri, docente universitario e autore di numerose pubblicazioni a tema politico. Per usare invece le parole del politologo e filosofo Carlo Galli, senza lo sbarco in Normandia, nessuno avrebbe pensato al liberalismo, se la sarebbero giocata nazisti e comunisti.
La democrazia liberista presuppone sia privatizzazioni che la presenza della mano pubblica nell’economia. Nel tempo è stata sfidata, e non solo da potenze di destra. La democrazia liberale, ovvero quel sistema in cui il Governo controlla il Parlamento, è stata vista come una evoluzione della stessa. La democrazia illiberale nasce da un collasso delle istituzioni che crea disorientamento e paura.
Dopo la caduta del muro di Berlino, alcuni Paesi - Venezuela, Bielorussia, Russia per citarne alcuni - hanno ritenuto di non avere bisogno dello Stato di Diritto e di volere garantire le libertà fondamentali ai propri cittadini. Già nel 2014 Orbán sdoganava la democrazia illiberale, definendola come modello da seguire per ritornare alla vera idea di Occidente che è stata tradita dall’attuale crisi della società. I valori da lui difesi sono il nazionalismo, la famiglia tradizionale, l’eterosessualità. Nessuna condanna - anzi, una strizzata d’occhio - verso razzismo, omofobia, disuguaglianza di genere, censura, e in generale violenza.
La democrazia deve sanare le proprie patologie interne, perché i maggiori problemi sono da individuarsi dentro l’Occidente stesso. Certamente, ci sono anche minacce provenienti dall’esterno. Putin non cerca nessuna forma di reverenza nei confronti dell’Occidente perché è orgogliosamente anti-occidentale. Interessato alla geopolitica tradizionale, ai valori spirituali e patriottici, ha creato una propaganda statale fortissima. Ogni altra ideologia è da reprimere.
Il contrario della democrazia, non è (solo) la monarchia.