Il fumetto a Festivaletteratura 2019
8 8 2019
Il fumetto a Festivaletteratura 2019

Una panoramica sugli incontri e laboratori dedicati alla nona arte

Da sempre Festivaletteratura ha riservato un’attenzione particolare al mondo del fumetto e offre uno sguardo privilegiato sulle linee che stanno cambiando il genere: nuove possibilità di racconto e la capacità di adattarsi ai supporti diversi, pagina o schermo. C’è ancora chi vede nelle nuvole un meteo tempestoso? Negli ultimi anni le nuvolette portano le migliori aspettative.

Al confine tra quotidianità e forme letterarie, la matita di Tom Gauld (evento 38) si riconosce sfogliando il supplemento letterario del Guardian, da cui sono tratte le vignette della sua raccolta in Cucina con Kafka (da cui è tratta la vignetta che illustra questo articolo). Vincitrice del premio Eisner 2018, è una lettura obbligata per chi ama i libri, la letteratura e l’umorismo sagace. Una variopinta antologia di inaspettati accostamenti, dall’elenco di alimenti a cui è allergica l’Alice di Carroll ai programmi di Machiavelli per le vacanze estive. Nel graphic novel Mooncop, pubblicato di recente in Italia, Tom Gauld coltiva invece il genere del racconto lungo, narrando la malinconica quotidianità di un poliziotto in servizio su una luna sempre più solitaria, dove la tecnologia del futuro si accompagna a vecchi problemi: le macchinette per il caffè non funzionano e il nuovo robot terapista rimane senza batteria – anche sulla luna mancano gli adattatori.

L'illustratrice tedesca Nora Krug (evento 70) ha spinto leggermente più in là i confini tradizionali del graphic novel, per dare vita a Heimat, il suo splendido memoir grafico, in cui ricostruisce l'ambiguo rapporto della propria famiglia con il regime durante il periodo nazista. Dopo una lunga e straordinaria ricerca tra archivi, biblioteche e documenti personali – intervistando familiari e conoscenti, scavando tra le pieghe delle tradizioni tedesche e le parole della sua lingua – Krug ha riportato alla luce una insospettata storia fatta di zone grigie, connivenze e ambiguità, quando non entusiastiche adesioni.

Una delle possibilità che offre il fumetto è l’essenzialità. Tony Sandoval (evento 224) riesce a misurarla con abilità per arrivare alle più espressive scenografie, che sono un tratto ormai caratteristico della sua saga internazionale Futura Nostalgia. Con il quarto volume, in uscita a fine agosto, le atmosfere surreali accompagnano l’adolescenza di Marie in una tempestosa avventura al fianco di una rana pescatrice, che ricorda da lontano la versione ipertrofica del grillo parlante. Intimo scandaglio è anche la matita di Lorenzo Ghetti (evento 62), che si è fatto conoscere come realizzatore della prima web serie italiana, Tobecontinued. Nel suo ultimo libro, Dove non sei tu, l’autore racconta la storia di un ragazzo e una ragazza che convivono e condividono le esperienze scolastiche, ma che sono in realtà separati da chilometri di distanza (evento 62). Una tecnologica tuta per la dislocazione spaziale rende possibile questo aggrovigliato equilibrio.

La lontananza fisica e culturale è alla base dell’arte di Igort e del suo libro Kokoro (evento 202), che riprende il termine con cui in giapponese è indicato il cuore, l’anima, «la melodia nascosta nelle forme». Per Igort attraversare e raccontare la quotidianità del Giappone è un’occasione per esplorare diversi contorni e colori, tratti abbozzati in matita e vignette che riempiono la pagina con la loro tinta piena. Il viaggio ha nelle pause un proprio ritmo e il lettore non si stupisce di trovare due intermezzi nella struttura del libro, due “Music for japonese ambients” di schizzi silenziosi, dove la musica è pura combinazione di forme. La forza dell’espressione ha guidato la mano e ha suggerito l’organizzazione della raccolta: all’inizio il volume era pensato come picture-book, con gli acquarelli sulla destra e gli appunti di viaggio a sinistra, ma «i disegni - scrive Igort - hanno chiamato altri disegni, che ho cominciato a fare, uno dopo l’altro, e si sono combinati in nuove sequenze. È stato un fluire febbrile che ha dato vita ad un racconto naturale, intimo». Anche il libro ha iniziato ad avere un kokoro.

Il rapporto di Igort con la cultura e l'arte giapponesi verrà proiettata anche al cinema Oberdan con il film “Manga Do” (vedi scheda), un appuntamento di Pagine Nascoste, la rassegna di Festivaletteratura dedicata a libri, scrittori e scritture. Ancora un passo e le forme del fumetto si fanno animazione: la sala cinematografica ospita “The final adventure of Kaktus Kid” (vedi scheda), un documentario che ricostruisce le vicende intorno alla condanna del disegnatore Veljko Kockar. Attraverso un’indagine accurata, Aleksandar Zograf, fumettista di fama internazionale, ripercorre la carriera dell’artista per cercare le vere ragioni che reggono i capi di accusa. Sotto i riflettori appare la potenzialità ideologica del fumetto, un’arte capace di una presa sociale che non può essere sottovalutata.

Il fumetto avrà anche una presenza importante all'interno delle attività legate il Read On, il progetto europeo che vede impegnato Festivaletteratura, insieme ad altri sei partner internazionali per sostenere e diffondere la passione per la lettura tra i giovani europei dai 12 ai 19 anni. I giovani vincitori del concorso europeo My Life in Strips, che vedranno le proprie vignette esposte negli ambienti di Read On Station e potranno confrontarsi con i due maestri Lorenzo Ghetti e Tony Sandoval (evento 146), con la coordinazione di Chiara Codecà. Sempre alla Read On Station si svolgeranno i laboratori gratuiti di La Fabbrica delle Strisce, dove ogni giorno un disegnatore di chiara fama dirigerà i lavori, insegnando a sviluppare le idee, sceneggiare le storie, costruire i personaggi a partire del tema di My Life in Strips 2020: green revolution. A dirigere i lavori nella Fabbrica delle Strisce saranno Steven Guarnaccia, Elisa Macellari, Lorenzo Ghetti e Vanna Vinci.

Festivaletteratura