Alla scoperta della Nigeria con Noo Saro-Wiwa
Noo Saro-Wiwa, scrittrice di origine nigeriana cresciuta in Inghilterra, da bambina ogni estate era costretta ad abbandonare il comfort di televisione, dolci, aria condizionata e recarsi nel villaggio del padre, dove tutto ciò che a casa dava per scontato era una rarità o non esisteva. I viaggi, percepiti allora come un trauma e invece ora apprezzati per l'opportunità che le hanno dato di vedere aspetti diversi dell'esistenza e di porsi domande, finirono bruscamente all'inizio degli anni Novanta, quando il padre venne ingiustamente arrestato. Ken Saro-Wiwa, uomo eclettico ed energico, imprenditore, scrittore e attivista è diventato negli anni Novanta portavoce della lotta della popolazione Ogoni contro lo sfruttamento perpetrato dalle compagnie petrolifere nella zona del delta del Niger. Insieme a otto colleghi fu arrestato con un pretesto, incarcerato, condannato da un processo corrotto denunciato da tutti i difensori dei diritti umani e ucciso.
Nel 2007-2008, Noo Saro-Wiwa ha deciso di tornare in Nigeria, ma per riconciliarsi con il paese e il ricordo oppressivo del padre e delle sue battaglie ha voluto visitare la nazione come turista, così come aveva fatto con altri paesi africani su cui aveva scritto alcune guide. In cerca di Transwonderland. Il mio viaggio in Nigeria ci porta dal caos di Lagos – mezzi di trasporto che sfidano qualunque regola di sicurezza e sono in sé un microcosmo di storie, “città della preghiera” e ragazzi che pubblicano annunci sui giornali per vendere prestazioni sessuali a ricche signore – all'università di Ibadan e alle sue gare di cani, agli antichi luoghi di culto, alla città del padre. Un paese immenso ed estremamente vario, raccontato con ironia e leggerezza mescolata ad analisi e riflessioni complesse.
Un racconto, soprattutto, in cui emerge appieno la sua doppia identità, a tratti nigeriana e a tratti inglese: se le sue origini le permettono di muoversi con relativa libertà e lei stessa si definisce nigeriana, l'essere cresciuta in Inghilterra le consente di guardare con distacco il paese e i suoi abitanti, evidenziare tanto i lati positivi, quanto i difetti e avanzare delle critiche.
Grazie a Noo Saro-Wiwa scopriamo che la Nigeria è molto più di quello che pensiamo e che leggiamo nei giornali, un universo ricco di etnie e culture, speriamo che un giorno possa entrare a far parte delle mete turistiche di molti di noi.
