Il talento dei numeri
8 9 2019
Il talento dei numeri

I numeri non sono fredde cifre ma propulsori delle emozioni sportive.

Coerentemente al lavoro di scouting, di ricerca di talenti emergenti nella letteratura e nell’arte, di monitoraggio di movimenti e tendenze creative che Festivaletteratura persegue fin dai primi anni, prosegue il rapporto avviato con le più innovative riviste cartacee e on-line che si sono affermate in questi ultimi anni in Italia e all'estero come palestre di innovazione culturale.


La visione comune porta a vedere le cifre come fredde e inopinabili, dalle quali è raro ricavare emozioni e sensazioni coinvolgenti. In un mondo come quello dello sport i dati e la tecnologia sono visti in una chiave anti-innovativa come nemici dello spettacolo e del romanticismo della competizione. Questa ribellione all’innovazione e al contributo dei numeri suona antiquata e tipica di una mentalità chiusa. A dirlo non è solo chi vi lavora ma anche chi è solito avere confidenza con la sua contrapposizione naturale: la parola. Scrittori, giornalisti e parolai, dopo una prima opposizione hanno capito l’importanza e la poeticità delle cifre come corredo dell’arte della scrittura.

In un’interessante lectio a quattro teste ed opinioni, Dario Saltari e Daniele Manusia della redazione dell’Ultimo Uomo, Matteo Codignola, giornalista e scrittore, e Filippo Lorenzon, match-analyst della Nazionale Italiana di calcio, hanno intrattenuto un dibattito proprio sul talento e l’interesse dei numeri. I primi due, amanti e grandi esponenti dello story-telling, hanno prima brevemente raccontato la storia dell’interesse statistico nel calcio e di come il mondo del pallone e dell’informazione siano notevolmente cambiati. Nel calcio l’arrivo dei numeri infatti ha portato allenatori e tecnici a cambiare i propri moduli di gioco e ad una costante ricerca dell’innovazione. Nel mondo giornalistico, invece, cifre e dati sono diventati interessanti e illuminanti intercalari per rendere chiari, pomposi e romantici testi calcistici.

Matteo Codignola, appassionato amante del tennis ricorda come “certe volte delle parole suonano orribili, mentre i numeri tremendamente poetici” a sottolineare che anche nei concetti più freddi possono essere scoperte delle emozioni. Il tennis, che vive di numeri e dati statistici, trova nelle fredde cifre una certificazione del talento di certi giocatori. Filippo Lorenzon è persona che maneggia quotidianamente i numeri e le analisi statistiche. Strenuo difensore della loro importanza, il match-analyst della Nazionale racconta come proprio le cifre abbiano portato alla selezione di certi attuali giocatori degli azzurri o abbiano permesso il raggiungimento di determinati risultati. Trionfi come quello agli ottavi contro la Spagna all’Europeo francese del 2016 sono arrivati grazie ad un’ottima prestazione figlia di uno studio assiduo e continuo delle Furie Rosse.

Dietro alle cifre e agli studi numerici, quindi, trasudano passione e impegno a cui deve essere riconosciuta una certa poeticità. Numeri e parole non devono risultare metaforici cani e gatti, ma fidati alleati che contribuiscano ancora di più al romanticismo inarrivabile dello sport.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Pensieri in comune ore 21.00 mercoledì 4 “Terra Mediterraneo” - Pensieri in comune ore 21.00 giovedì 5 “Words are very unnecessary” - Pitching in piazza ore 10.00 venerdì 6 - Pensieri in comune ore 21.00 “Storie di natura” - Evento 143 “La mappa delle meraviglie” - Evento 152 “Una storia come nessun’altra” - Pensieri in comune ore 19.00 sabato 7 “Liberi di imparare” - Accento ore 21.00 sabato 7 “Climate fiction: la distopia dietro l’angolo” - Pensieri in comune ore 12.15 domenica 8 “Il talento dei numeri”.

Festivaletteratura