La libertà è correre più veloce
8 9 2019
La libertà è correre più veloce

Una gara per restare umani

Lo sport al Festival vivrà di grandi storie. Alle Lavagne dedicate alla tattica sportiva e alle innovazioni conosciute dalle concezioni di gioco, si aggiungono infatti il ricordo dell'ultimo anno della vita di Fausto Coppi, le quotidiane abitudini dei campioni del tennis, le corse in alta quota, le imprese dei soldati italiani nei campi di prigionia in Sudafrica durante la seconda guerra mondiale e quelle collezionate da un testimone d’eccezione come Alex Zanardi, per dare risalto ai valori dello sport senza eccessi retorici.


Nel 1973 Crocodile Rock è in testa a tutte le classifiche ed Elton John sta per ricevere il titolo di baronetto. Il 27 giugno 1973 all’Arena di Milano si svolge un meeting di atletica. L’Arena doveva essere utilizzata come sede per immaginifiche naumachie, poi divenne invece il tempio dello sport meneghino, ci giocò la prima partita la nostra nazionale di calcio e quindi per molto tempo l’Inter. Infine divenne sede principale di gare di atletica proprio come quello del 27 giugno 1973 durante il quale Marcello Fiasconaro vince gli 800 metri stabilendo il record del mondo (come record italiano rimane dopo 46 anni ancora imbattuto). Marcello abita in Sudafrica e ha giocato a rugby. Non sa neanche molto bene l’italiano…Suo padre Gregorio nel 1941 viene abbattuto con il suo aereo in Africa e dopo due giorni rimasto appeso al paracadute di salvataggio viene recuperato dagli inglesi e portato in un campo di prigionia in Sudafrica. Gregorio Fiasconaro, da prigioniero di guerra, diventa un famosissimo cantante lirico che gira per i teatri scortato dalle guardie. Non canterà mai però nel campo di prigionia più grande del Sudafrica: Zonderwater.

Una meraviglia il racconto di Federico Buffa e Carlo Annese che ripercorrono l’epopea di quelle persone che animarono e vissero il campo. Il 4 settembre 1942 arrivano in questo luogo 4000 soldati italiani, che vedono un'enorme distesa di tende. Ma vedono anche un campo da calcio. Giovanni Vaglietti giocava nel Torino e porta con sé nel portafoglio la prova di quello che dice. Una tessera da giocatore. Il calcio, saper giocare al calcio, può dare privilegi importanti per un prigioniero e Vaglietti punta molto su questo per migliorare le sue condizioni. Subito gli viene chiesto di giocare con i diavoli neri, formazione del campo che raccoglieva i nostalgici del regime italiano. E mezz’ora di allenamento gli cambieranno la vita. Per farlo lavorare meno e quindi farlo concentrare di più sul calcio, gli consigliano di lavorare per l’infermeria. Qui conosce Araldo Caprili, terzino dalla potenza esplosiva e dotato di un'enorme resistenza. Insieme giocano una partita contro degli inglesi che li sfidano in un altro campo. Gli italiani vincono dieci a zero. E fuggono sorridendo per sfuggire all’ira inglese. Vaglietti è ormai il campione del campo di Zonderwater, osannato anche dal giornale dei prigionieri “Tra i reticolati”.

Viene organizzato il terzo campionato di calcio, esiste una squadra per ogni blocco del campo con in più l’infermeria, esisteva addirittura anche una specie di calciomercato. Ma scoppia una rivolta tra le guardie. Tutto viene rimandato e cambia anche il responsabile di Zonderwater che diventa il colonnello Prinsloo. Sarà la fortuna degli italiani. Prinsloo, ufficiale boero illuminato, pensa che migliorando le condizioni dei prigionieri si possa dirigere meglio il campo, abbassando le tensioni e riducendo ansie e problematiche legate alla lunga detenzione. Così organizza spettacoli ed eventi sportivi, fa sostituire le tende con casette di mattoni rossi, organizza i quartieri come quelli di una cittadina. C’è spazio per ogni sport, anche la scherma che Ezio Triccoli, che non aveva mai usato un arma in vita sua, imparerà benissimo. E furono i prigionieri a costruire tutto. Il primo marzo 1943 inizia il campionato di calcio con dodici squadre. Ma a Prinsloo piace di più la boxe e nota un pugile fortissimo, Giovanni Manca. Insieme a lui Gino Verdinelli. Il primo monarchico, il secondo fascista. Si organizza il primo incontro, con 15000 spettatori. Ma il match non è molto brillante e Manca vince ai punti scatenando le polemiche tra le opposte tifoserie. Il giornale inizia a pubblicare anche notizie della guerra e questo scatena ancora di più gli odii e le contrapposizioni tra le opposte fazioni. Il campionato viene sospeso, il secondo incontro tra Verdinelli e Manca rinviato. Poi riprende tutto e lo scudetto si assegna all’ultima giornata con uno scontro diretto tra la prima e la seconda in classifica. Vincono ancora i diavoli neri, sempre grazie a Vaglietti che diventa ancora di più l’eroe del campo.

La rivincita tra Manca e Verdinelli viene organizzata in una data incredibile. L’8 settembre del 1943. Ma il campo viene isolato, le radio spente, le notizie bloccate. Si aprono le porte anche ai civili che pagando vogliono vedere il match di boxe. Alla fine gli spettatori sono 20000 prigionieri e migliaia di civili. L’incontro è molto meglio del precedente, ma Manca non riesce mai a trovare il colpo del KO. Alla fine i due pugili si abbracciano e Manca vince ai punti. Un atto di concordia prima del verdetto. Che precede le lacerazioni conseguenti all’armistizio. I prigionieri si dividono in tre gruppi a seconda di come si schierano (i fedeli al regime, i neutrali e quelli che seguono Badoglio). L’umiliazione però è grande per la situazione che si è creata nei confronti degli inglesi. I fasci si isolano, gli altri lavorano. Nel '44 inizia il quarto campionato, ma i diavoli alla fine si ritireranno. Si inizia a ritornare in patria, tra feste e malinconia. Alla fine della guerra a Zonderwater c’erano anche 22 teatri e 27 compagnie teatrali. Artigiani lavoravano per fare qualsiasi cosa. Un'orchestra sinfonica. L’ultima partita con gli inglesi la vinciamo ancora per 2 a 1, ma Vaglietti non si ferma a salutare tutti. Cede anche il suo posto su una delle navi del ritorno. Vuole incontrare Ada, a teatro. Il Sudafrica accoglie la sua domanda di cittadinanza, Ada torna in Italia per una vacanza. Su invito di Vaglietti porterà con sé una cinecamera con la quale riprenderà una partita del grande Torino, quello che due anni dopo si schianterà a Superga. Al suo ritorno si sposarono. Furono molti quelli che si fermarono in Sudafrica, 828 ottennero la cittadinanza. Il 1 gennaio 1947 Zonderwater chiude dopo aver ospitato 94000 prigionieri italiani dal 1941. Prinsloo non riuscì mai a far cantare Fiasconaro in uno dei suoi teatri. Caprili torna in Italia e riesce a giocare due anni nella Juventus. Triccoli apre a Jesi una scuola di scherma fondamentale per i futuri successi dell’Italia fino ad arrivare a Valentina Vezzali.

Giovanni Manca muore nel 1982 dopo aver sfiorato il successo mondiale nella boxe. Gregorio Fiasconaro perse tutte le navi del ritorno e divenne il padre della lirica in Sudafrica. Aprì i teatri alla gente di colore e poi nacque suo figlio Marcello. La libertà è muoversi senza permesso, è correre più veloce. Chi non ne è stato privo non può capire. Chissà se l’ha pensato anche Marcello Fiasconaro mentre faceva il record del mondo sugli 800 quel 27 giugno 1973. Sipario.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Evento 15 “Il cielo è il limite” - Evento 57 “Passione e morte di Fausto Coppi” - Evento 117 “Mi chiamo Alex Zanardi e sono un pilota” - Evento 121 “Storie della storia del tennis” - Evento 186 “Una gara per restare umani”.

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