La nuova indipendenza africana
6 9 2019
La nuova indipendenza africana

La decolonizzazione politica è iniziata più di cinquanta anni fa. Per Felwine Sarr, ora tocca alla cultura.

Per superare il senso di disorientamento che pervade le società contemporanee e tornare a mettere il futuro al centro del nostro orizzonte servono nuove etiche e nuovi strumenti di pensiero capaci di scardinare logiche e sistemi di potere accettati come incontrovertibili. In questo senso filosofi, economisti e intellettuali di varia formazione indicheranno al Festival alcuni possibili percorsi, seppur parziali, per rimettere mano a paradigmi e categorie interpretative che ormai risultano inadeguati. Un ampio ventaglio di riflessioni verrà ad aprirsi sulla guerra, attraverso una serie di incontri che toccheranno il confronto interreligioso, il ruolo della scuola e della comunicazione nel formare le coscienze, il racconto dei conflitti alle più giovani generazioni.


(caricamento...)

Ai lettori residenti nel mondo occidentale sono solitamente presentati due volti dell'Africa in netta contrapposizione tra loro. Da un lato appaiono infatti forti immagini di sofferenza, di guerra, di miseria: il continente africano viene quindi qualificato come una terra morente, senza speranza. Dall'altro lato invece alcuni spingono per presentare l'Africa come una futura "Terra Promessa" di investimenti e speculazioni.

Per l'autore senegalese Felwine Sarr la realtà è molto più complessa di questa dicotomia di afro-ottimismo e afro-pessimismo. Il suo recente libro Afrotopia si inserisce dunque tra i tentativi di creare una nuova visione del ruolo dell'Africa nel presente e nel futuro. Il professor Sarr trova infatti delle falle molto gravi nell'idea che l'Africa sia solamente un continente da aiutare e a cui prescrivere delle ricette per il progresso (inteso naturalmente secondo i termini imposti dall'Occidente). Come l'autore tiene a precisare «l'Africa è la culla dell'umanità. Questo non vuol dire che dovremmo godere di uno status privilegiato, ma è necessario realizzare che nei millenni si sono succedute in Africa delle tradizioni politiche e sociali il cui valore deve essere riconosciuto».

(caricamento...)

Secondo Sarr il fatto che l'Africa riesca a raggiungere l'indipendenza culturale rappresenta il nocciolo della questione. Nel suo libro mostra come questo processo debba essere portato avanti da entrambi i fronti: gli Africani dovrebbero apprezzare con maggior convinzione le proprie risorse e abbandonare un atteggiamento passivo di mero mimetismo sociale. Il mondo occidentale dovrebbe invece cessare di imporre i propri modelli di riferimento come se fossero universalmente giusti, universalmente applicabili, e rendersi conto che al contrario qualsiasi modo di pensare è condizionato da contingenze storiche particolari. Nella pratica questa consapevolezza porterebbe ad adottare dei paradigmi diversi per analizzare le dinamiche del continente africano: in Afrotopia Sarr menziona la diversissima percezione degli Africani verso l'economia. L'autore parla infatti di un'economia informale, basata sulla qualità dei rapporti umani che sembra funzionare molto di più rispetto al modello capitalistico occidentale fondato sul consumo quantitativo.

L'immagine dell'Africa che l'autore offre appare quindi ben diversa dalle due visioni canoniche menzionate all'inizio: il vastissimo continente emerge come una terra piena di problemi ma anche ricchissima di risorse economiche e specialmente culturali. Se l'Africa riuscisse a sviluppare in modo indipendente il proprio pensiero non solo diventerebbe più prospera, ma potrebbe contribuire in modo più determinante nel immenso scambio di cultura e idee con resto del mondo.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Evento 13 “Umanesimo inquieto” - Evento 24 “Un nuovo racconto della guerra” - Evento 25 “E alla fine un mondo lunare” - Evento 33 “Raccontare il mondo” - Evento 73 “Per un nuovo pensiero africano” - Evento 89 “12 dicembre 1969” - Evento 142 “Dedicato ad Ágnes Heller” - Evento 145 “L’economia del valore” - Contaminazioni ore 18.00 sabato 7 “L’inflazione della verità scientifica” - Evento 175 “Il mondo è giovane ancora” - Evento 190 “Tutte le guerre del mondo” - Evento 204 “Affermare l’umanità” - Accento ore 14.00 domenica 8 “Le sante ossa” - Evento 209 “La democrazia esclusiva e i suoi sovvertimenti” - Evento 215 “Le regole e la coscienza”.

Festivaletteratura