La scintilla del mito
13 9 2020
La scintilla del mito

Come rileggere la mitologia greca per comprendere il mondo

Stephen Fry dialoga con Peter Florence sul potere della mitologia nel presente, sulla sua capacità straordinaria di rivolgersi alle generazioni più giovani e di proporsi ancora e ancora come cartina di tornasole delle realtà umane.

Non è un caso, tra l’altro, che Fry sia appassionato di mitologia fin dall’infanzia: conoscere genealogie divine e perigliose imprese gli dà immediatamente la sensazione di avere qualcosa di potente tra le mani, di possedere una conoscenza fuori dal comune. E fuori dal comune si rivela davvero anni dopo, quando attorno a un tavolo si mette a narrare i miti greci sull’origine del mondo e dell’umanità a un gruppo di amici esterrefatti. Conoscere la mitologia significa essere introdotti a un universo complesso, e proprio per questo Stephen Fry ha diviso questa ricca eredità in Mythos, Heroes e - prossimamente - Troy nel tentativo di colmare le lacune del grande pubblico.

(caricamento...)

Che cosa hanno in comune Prometeo e l’intelligenza artificiale? E come può la storia di un titano parlarci e farci riflettere sulla tecnologia? La vicenda di questo eroe e del fuoco rubato si configura come esemplificativa, eternamente attuale nella rilettura di Fry. In tempi remoti, infatti, gli uomini si muovono sulla terra come creature vulnerabili e dipendenti dalle divinità, che vengono adorate senza mai essere messe in discussione. Prometeo, non a caso «colui che riflette prima», è consapevole del fatto che questa debolezza sia tanto fisica quanto mentale, che il fuoco negato da Zeus sia materiale e divino, ovvero «coscienza di sé». Il padre degli dei sa bene ‒ e così effettivamente sarà ‒ che una volta acquisita la coscienza di sé, quella scintilla che spinge la mente a chiedersi e indagare, l’uomo ignorerà sempre di più l’intervento ultraterreno.

Le reinterpretazioni del mito di Prometeo sono innumerevoli ‒ si pensi a Mary Shelley e Beethoven ‒, eppure in Mythos può essere individuato un parallelismo tra le azioni del titano e la nostra attuale corsa scientifica, specialmente quella legata all’intelligenza artificiale. Chi può dire che le macchine non agiranno proprio come gli uomini nei confronti dell’Olimpo, rivolgendo le spalle ai propri creatori? Stephen Fry non ha dubbi al riguardo.

(caricamento...)

Questo è evidentemente uno dei tanti miti esemplificativi del dialogo eterno, universale tra mondo classico e presente. La mitologia greca è ricamata di narrazioni prototipiche, storie di ricerca e ritorno (si pensi a Giasone, gli Argonauti e Odisseo), ma anche di contatti, relazioni e amori di una libertà straordinaria. E come non ritrovarsi, riscoprire sé e l’altro quando persino gli dei non sono immuni da debolezze e passioni tanto terrene da essere senza tempo?

Festivaletteratura