Le profezie di Maja
7 9 2018
Le profezie di Maja

Previsioni del nostro imminente futuro secondo la scrittrice Maja Lunde

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L’acqua dolce è la vera protagonista del nuovo libro di Maja Lunde, sceneggiatrice e autrice norvegese per ragazzi (La storia dell’acqua) e dell’incontro svoltosi alla Basilica Palatina di Santa Barbara in cui l'autrice ha dialogato con lo scrittore Fabio Genovesi. La storia dell’acqua è il secondo libro di una raccolta che dovrebbe comprenderne quattro. Come tutti i racconti della scrittrice, anche questo si sviluppa su più piani temporali: ai giorni nostri è ambientata la storia di Signe, un settantenne norvegese che decide di attraversare parte dell’Atlantico e raggiungere il litorale francese con la sua Blå, la barca a vela che porta il nome del colore del ghiacciaio, carica di un tesoro segreto per trovare l’uomo che amava. Ventiquattro anni dopo, l’Europa è stata colpita da una violenta siccità: la costa Sud della Francia è stata ormai abbandonata; tra i campi aridi vi è David, padre della piccola Lou, che vede un lume di speranza quando, in un giardino bruciato dal sole, scoprono una vecchissima barca a vela che ha custodito un carico singolare, molto prezioso.

Il primo libro della raccolta, La storia delle api, è invece incentrato su un argomento diverso: gli insetti impollinatori. Questo libro è costruito su tre piani temporali: passato, in cui il protagonista William è un biologo inglese vissuto a metà dell’Ottocento; presente, in cui vi è George apicoltore dell’Ohio; e infine un futuro non molto lontano con Tao, giovane madre che si dedica all’impollinazione manuale in una Cina dove le api si sono ormai estinte.

La terza storia, che uscirà in Italia verso la fine di quest’anno, ha come tema principale gli animali feriti o quasi estinti ed è ambientata in quattro epoche diverse.

La scrittrice norvegese è tendenzialmente positiva sul futuro del genere umano: «L’uomo è riuscito a risolvere enormi difficoltà in periodi molto limitati ed è l’unico animale con un così forte legame politico e sociale». Maja Lunde è convinta che l’unico modo per rimediare alla situazione attuale sia coinvolgere i bambini e i ragazzi e fare in modo che non commettano gli stessi errori delle generazioni precedenti.

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