Festivaletteratura non ha, e non ha mai avuto, un tema unico. Abbiamo sempre preferito mescolare liberamente libri e autori, inseguire curiosità in campi diversi. Ciò non significa che non ci siano filoni tematici che attraversano il programma, fili rossi che è possibile seguire tra un incontro e l'altro. Da qui all'inizio del Festival cercheremo di raccontarvi ognuno di questi fili che formano la fitta matassa di Festivaletteratura 2021.
Segui le altre tracce: Pochi e molti, Intelligenze, Radar, Consapevolezza verde, Dove abitiamo?, Una città in libri, Consumismi, Prove di libera cittadinanza, Il sapere è pubblico!, Ragazze donne o altro, Idee di gioventù, I lettori adolescenti, Storia e narrazione, Alla prova del Memoir, Omaggi e ricordi, Lettere, Dante Settecento, Raccontare per immagini, Conversare di letteratura, Poesia, Giallo nero nerissimo, Cibarie, Un po' di musica, Radio
Non c’è
edizione del Festival che non faccia i conti con grammatica e vocabolari,
passaggi da una lingua all’altra, universi aperti da una sola parola.
Quest’anno l’approccio è forse un po’ più ludico, soffermandosi in particolare
sul rapporto uomo-macchina, ovvero sulle capacità delle intelligenze
artificiali di comprendere, imparare e fare proprie le nostre lingue, come
nella Pesca poetica pensata da Matteo Loglio o negli scarti di traduzione
proposti da Scienceground. Ma ci si potrà anche divertire con interlocutori “in
carne e ossa” (come Valerio Lundini), in appuntamenti di piazza balcone (chi
saprà rispondere alle domande sulla grammatica mostruosa proposte da Giuseppe
Antonelli?), senza trascurare i grandi autori italiani e internazionali che
mettono la riflessione sulla lingua al centro del proprio lavoro letterario
(Nicola Crocetti, Fouad Laroui).
Incontri collegati:
INSTALLAZIONE | Pesca Poetica di Matteo Loglio
LABORATORIO | Scienceground – scarti di traduzione
PIAZZA BALCONE | Giuseppe Antonelli Una grammatica mostruosa