Lei così amata
6 9 2018
Lei così amata

Ritratto di Natalia Ginzburg

Il Festival rende omaggio ai classici della letteratura italiana e straniera, dedicando omaggi, rivisitazioni inedite, giochi teatrali, conferenze-spettacolo a figure autorevoli della letteratura e ad autori forsi meno noti, ma non meno preziosi.


«Dove va a finire, nei libri che leggiamo, la persona fisica che li ha scritti?»

Masolino D'Amico e Sandra Petrignani delineano attraverso ricordi, aneddoti, storie, il volto di una donna, di una scrittrice, il ritratto di un'epoca. Chi era Natalia Ginzburg? La bambina sensibile, estranea, taciturna, sempre seconda all'intelligenza del padre e dei fratelli? La ragazza dagli occhi neri e pungenti, femminili, di una timidezza esasperata? La scrittrice affermata, austera, severa, simbolo di un'epoca? Natalia fu tutto questo e non solo, un prisma dalle molte facce che il libro La Corsara tenta di ricostruire fedelmente. «Non è un libro facile da descrivere» sostiene il critico D'Amico, poichè esso è un romanzo nel romanzo. È il racconto di una vita, quella di Natalia Ginzburg, e di una ricerca, quella di Sandra Petrignani, per dare forma, corpo e parole a quella storia particolare.

Quando si legge un libro ne può nascere una profonda curiosità per la persona che l'ha scritto. Ci si può chiedere da dove nasca quella voce, in quale famiglia è cresciuta, quali esperienze ne hanno modificato la tonalità, chi le era ed è stato accanto ad ascoltarla. Come ricorda l'autrice di La Corsara «nella vita degli altri c'è dentro la nostra, in un gioco di specchi ognuno ricerca la propria». Da questa ricerca comincia il progetto di Sandra Petrignani, in parte anche per ricucire una ferita narcisistica inferta dalla stessa Ginzburg alla scrittrice con la bocciatura del suo romanzo d'esordio al loro primo incontro.

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Se la natura dell'incontro non risiede tanto nel trovare, ma nell'essere trovati questo libro ne è l'emblema. Natalia Ginzburg viene, infatti, trovata nelle sue sfaccettature più intime e con lei vengono ritrovati Leone Ginzburg, Pavese, Calvino, Elsa Morante... Sandra Petrignani ritrova un'epoca in cui scrivere era il mestiere di vivere e in questo incontro con il critico Masolino D'Amico la fa ritrovare un po' a tutti noi. Il loro è un ricordo a due voci che ricostruisce in modo veritiero la vita di Natalia, ispirato dalla scrittura accurata e fattualmente precisa di La Corsara. A diciassette anni la Ginzburg scrisse la sua prima dichiarazione poetica: «Dire la verità. Solo così nasce l'opera d'arte.» Sandra Petrignani con il suo ultimo libro sembra averla ascoltata fedelmente.

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Luigi Einaudi sulla cara amica avrebbe aggiunto: «possiede antenne misteriose che captano gran parte dei sentimenti profondi della gente» forse è per questo che ognuno può ritrovare una parte di sé nel "lessico famigliare" della sua vita e dei suoi libri, forse è per questo che fu così amata.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Evento 41 "Scrivo quel che vedo: un ritratto in piedi di Irmgard Keun" - Evento 49 "Brillantissima Brin" - Evento 104 "Overload" - Evento 121 "Le storie di Ulf" - Evento 141 "Sola per sempre sarò, per la mia strada".

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