Manzoni scriveva romanzi storici
10 9 2015
Manzoni scriveva romanzi storici

Alessandro Barbero e Bianca Pitzorno si interrogano sul ruolo della Storia

Quando nel 1827 uscì per la prima volta un romanzo dedicato alla vita di due giovani fidanzati, con le loro peripezie, la peste, i drammi sociali del Nord Italia, i lettori dell'epoca probabilmente pensarono: che bella storia! Proprio in quel momento nasceva il primo vero romanzo storico ed era di Alessandro Manzoni. Ma cosa contraddistingue un "romanzo storico"? Cosa fa unire due parole che sembrano l'una il contrario dell'altra?

Innanzitutto un romanzo storico non deve attenersi troppo alla realtà - hanno spiegato Alessandro Barbero e Bianca Pitzorno all'interno del Seminario Vescovile - altrimenti ci si troverebbe di fronte a un saggio, che il lettore medio potrebbe anche considerare noioso. Un conto è leggere di Carlo Magno, delle sue grandi e spericolate avventure e dei suoi cameo nei romanzi epici, hanno spiegato gli autori, altra cosa è doversi immergere in un testo scolastico riempito di date. Insomma, quando si parla di romanzo storico è meglio dimenticare le lezioni di storia; e meglio anche ignorare la critica letteraria che li classifica come raccontini di serie B (anche a livello grafico, se si fa caso alle copertine). Questo tipo di letteratura, a metà tra uno studio appassionato di fonti storiche e un lavoro di pura immaginazione, non è mai troppo lontana da situazioni in cui possiamo facilmente riconoscerci anche oggi.

Parlando di Atene nel suo ultimo romanzo Le Ateniesi, Barbero ha ricordato la Grecia di Luciano Canfora, e ha raccontato come quella storia permette di legarci e capire qualcosa che oggi ci interessa ed è cruciale. "Quando ho letto la parte dedicata alla violenza sulle donne, per esempio, ho subito pensato alla strage del Circeo". Se alcuni potrebbero appisolarsi di fronte a un testo storico sull'Antico Egitto, per quanto affascinante, gli stessi potrebbero trovare più coinvolgente un testo che racconta il pensiero di un'epoca e il suo spirito. Come successe con Les Annales di Bloch, Le Goff e Ginzburg, quando la Storia era racconto di odori, percezioni, stili di vita e costumi sociali: un po' come Lucia e Renzo, quindi, che ci hanno raccontato la loro Storia – una versione sincera seppur di fantasia, che ci ha insegnato cosa significava vivere l'amore, il matrimonio, la malattia nella Milano del Seicento.

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