Mio padre, il supereroe
11 9 2015
Mio padre, il supereroe

Festivaletteratura per i più piccoli: sei giovanissimi collaborano con la redazione per offrire un resoconto dettagliato di tutti gli eventi dedicati ai bambini e ai ragazzi.


Si è tenuto alla Casa del Mantegna l'incontro con lo scrittore Fabrizio Silei e la scrittrice ed avvocato dei bambini Simonetta Agnello Hornby per parlare del libro Nemmeno con un fiore.

Il libro parla di violenza in famiglia (in questo caso da parte del padre nei confronti della madre) e di come essa si ripercuote sui bambini. La voce narrante è infatti quella di Nicola, il figlio minore, un bambino di circa 10 anni, che vede il padre come un supereroe e la madre come una persona delicata e distratta che non riesce a fare nulla senza farsi male. Questa idea gli è stata suggerita dal padre, il quale giorno dopo giorno l'ha abituato a pensare alle donne (sua madre e sua sorella) come ad esseri inferiori, da controllare perché non si caccino nei guai.

Gli scrittori spiegano che la violenza in famiglia è una cosa comune ed è sempre una dimostrazione di potere, mai di amore, che non bisogna sottovalutare. Spesso chi esercita queste violenze ne è stato a sua volta vittima o ha assistito a scene di violenza e in determinate situazioni non sa come comportarsi se non in maniera violenta. La vittima molte volte cerca di giustificare il proprio aggressore addossandosi colpe che non ha. A causa di questo comportamento è difficile aiutare chi subisce violenze, la soluzione è stare vicino a queste persone e aiutarle a trovare la forza di reagire. Nel libro questo ruolo viene svolto da Sarolta, una senzatetto ebrea ungherese che viene aiutata da Patrizia, la madre di Nicola, a dispetto degli ordini del padre. Sarolta ricambia aiutando Patrizia a trovare la forza di ribellarsi.

Importante nel libro è il fatto che nonostante le continue violenze la madre ripeta che la loro è una famiglia felice. Questo invece deve essere un segnale che indica il contrario, chi è felice infatti non lo esprime a parole, ma si limita a dimostrarlo con i fatti.

Al termine dell'evento Fabrizio ha letto un capitolo del libro e ha sottolineato che il suo scopo era quello di aiutare anche solo uno dei suoi lettori a sfuggire da una situazione simile.

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