Bussole nello spazio
Orientarsi, come molti sanno, in certi casi ancora oggi può essere complicato. Per questo prima dell'invenzione della bussola i marinai seguivano le stelle: nella quarta sala Galata Museo del Mare di Genova e i Ludosofici provano a farci creare degli strumenti per imparare ad orientarci seguendole.
«La stella polare indica il Nord»: cosa molto importante da ricordare quando si entra in sala. Chi entra, infatti, può trovare al centro una rosa dei venti e intorno ad essa sagome che rappresentano le barche dei marinai. Sul soffitto, invece, un'immagine con delle stelle colorate di un altro colore rispetto alle altre che formano le tre costellazioni: l'Orsa Maggiore, l'Orsa Minore e Cassiopea. Ma si può fare un'esperienza anche uditiva, dato che in sottofondo si sente il rumore del mare per far provare a pieno l'esperienza del mare notturno.
Le attività proposte in questa sala sono due. La prima consiste nel ritagliare un foglio con le famose tre costellazioni, incollato in modo da dargli la forma di una cupola. Al centro si infilerà nel un bastoncino proprio nel punto in cui è raffigurata la stella polare, formando un ombrello lunare. A che scopo? La terra gira su sé stessa e quindi a noi sembra che le costellazioni girino, a parte una: la stella polare, che è praticamente allineata con l'asse terrestre, per cui che sia sempre in tutto il movimento nello stesso punto. Questa specie di ombrello fa vedere direttamente come avviene questa rotazione.
Il secondo laboratorio richiede sempre di tagliare un foglio, questa volta per formare due cerchi, non uno. Questi due cerchi funzionano un po' come un calendario stellare. Come funziona? Bisogna sistemare l'immagine per far indicare il mese e l'ora in cui ti trovi, e fatto questo puoi vedere come sono posizionate le stelle in quel momento.
Orientarsi di notte ormai è diventato facile, sia per il fatto che ci sono mappe digitali sia per le bussole. Provate a pensare come si devono sentire i marinai quando di notte c'era un forte temporale e tutto il cielo era annuvolato, le emozioni che dovevano provare: la paura, la tensione e anche l'adrenalina, l'ansia, la speranza. Queste sono solo alcune delle emozioni che si provano, ma la cosa peggiore è che non riguardano solo il passato: ancora oggi purtroppo ci sono marinai che devono provare tutto questo visto che tanti di questi strumenti restano innaccessibili a molti.