Pavan Sukhdev: la natura del valore e il valore della natura
5 2 2020
Pavan Sukhdev: la natura del valore e il valore della natura

L'economista indiano, ospite a Festivaletteratura 2016, ha da poco ricevuto il Tyler Prize, da molti considerato il "Nobel per l'Ecologia"

Pochi giorni fa è stato assegnato all'economista Pavan Sukhdev il Tyler Prize for Environmental Achievement, considerato da molti una sorta di Premio Nobel per l'Ecologia. Il premio, che l'economista indiano ha condiviso con l’esperta di scienze ambientali di Stanford Gretchen Daily, è assegnato fin dal 1973 dalla University of Southern California agli scienziati che si distinguono nel campo delle scienze naturali e della difesa dell’ambiente.

Sukhdev è stato ospite a Festivaletteratura 2016, dove ha partecipato a due incontri. Il primo, insieme a Carlo Petrini e Franca Roiatti, è dedicato alla questione alimentare: Nutrire il pianeta in un clima che cambia (che potete riascoltare qui). Nel secondo incontro, insieme all'economista Leonardo Becchetti, Sukhdev ha affrontato il nodo della sostenibilità economica e ambientale. Nell'incontro, che vi invitiamo a riascoltare, Sukhdev ci esorta a mettere al centro del dibattito economico lo sviluppo sociale e ambientale e a «capire che non possiamo non considerare il valore di qualcosa semplicemente perché non ha un prezzo».

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CHI È PAVAN SUKHDEV?

«Abbiamo ancora molto da imparare circa il valore della natura e la natura del valore»: a partire da questo riscontro, l'economista indiano Pavan Sukhdev ha improntato tutta la sua attività alla ricerca di un armonizzazione tra etica sociale, ambiente ed economia. Già fondatore e CEO di GIST Advisory, un ente collaborativo di consulenza che valuta le performance economiche di governi, aziende e ONG, Sukhdev – che in passato è stato nominato Study Leader nell'ambito del progetto TEEB dalla commissione G8+5 – ha tracciato le idee guida del libro Corporation 2020. Trasformare le imprese per il mondo di domani durante una fellowship alla Yale University. Il punto chiave della monografia è la ricerca di modelli concreti per riconvertire le forme oggi imperanti di business in benefit per gli ecosistemi (e l'umanità) di domani: valutata infatti l'insostenibilità di un modello d'impresa (definito nello studio Corporation 1920) che indebitandosi allarga drammaticamente la forbice tra ricchi e poveri e l'impatto delle attività economiche sull'ambiente, lo studioso individua nella 'Corporation 2020' la capacità di allineare gli obiettivi di crescita con quelli della società e di produrre capitale sociale senza saccheggiare il capitale naturale.

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