Per un “restauro ecologico” della Terra
7 9 2019
Per un “restauro ecologico” della Terra

Aprire strade per conciliare imperativi ecologici e sviluppo economico

Un ripensamento di etiche e stili di vita non può prescindere dalle questioni ambientali, anche quest'anno al centro di una nutrita serie di incontri.


Negli ultimi mesi, diversi inquietanti sviluppi a livello globale e il movimento studentesco dei Fridays for Future spronato dall’attivismo di Greta Thunberg hanno imposto l’emergenza climatica all’attenzione dei mass media, accrescendo la consapevolezza generale della gravità della situazione. Le sfaccettate e numerosissime conseguenze perverse del riscaldamento globale, così come i modi più efficaci di interpretare e affrontare questa emergenza, sono però temi di casa a Festivaletteratura ormai da anni.

L’incontro fra l’ecologo Roberto Danovaro e l’economista Leonardo Becchetti nasce all’insegna di uno sforzo ambizioso: inquadrare le interconnessioni fra il modello capitalista dell’economia globale contemporanea e gli ecosistemi naturali che la civiltà umana abita e modifica. In questa fase critica del cosiddetto Antropocene, trovare vie con cui superare la tensione tra sviluppo economico e salvaguardia dell’ambiente diviene più che mai un bisogno esistenziale e universale.

Punto di partenza per Danovaro sono le caratteristiche degli ecosistemi, la cui finitezza mina l’idea stessa di una crescita indefinita: la creazione di ricchezza è fin qui avvenuta scaricando costi sulla biodiversità. A partire dai dati sul drastico aumento dei tassi di estinzione, l’ecologo ne illustra vividamente alcuni costi subiti non solo dall’ambiente ma in ultima analisi anche dall’uomo, segnalando poi problemi sociali come l’inquinamento della fauna marina di cui l’uomo si ciba. Nella pars construens mostra invece come lo studio di “soluzioni” adottate dal regno animale (come i filamenti di bisso delle cozze) si presti a redditizi avanzamenti tecnologici; e come, in generale, la necessaria inversione di rotta possa generare una “economia del restauro”, portatrice di crescita ma in una direzione sostenibile. Occorre, insomma, inserire il “capitale naturale” nei modelli degli economisti.

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Sposando i presupposti della “economia civile”, Becchetti si concentra su soluzioni pragmatiche per il “qui e ora”. A loro fondamento pone una mobilitazione civile innescata dalla cittadinanza attiva, necessaria per cambiare gli incentivi affrontati dai politici nelle loro carriere e dalle aziende nel vendere prodotti e servizi. Raccontando passate esperienze di successo, argomenta in favore del “voto con il portafoglio”, cioè il comportamento da consumatori consapevoli che con i propri acquisti premiano le imprese ambientalmente responsabili.

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Pur ammettendo che la velocità dei cambiamenti a difesa dell’ambiente ottenuti negli ultimi decenni “piegando” il sistema non è per forza al passo con la grandezza della minaccia, Becchetti li rivendica e li esemplifica con l’ingresso della responsabilità sociale di impresa – certo per motivi di utilità economica – nel mainstream della finanza, testimoniato dalla lettera con cui nel 2018 il CEO del più grande fondo di investimenti esistente ha spronato le aziende.

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Le popolazioni nazionali sono realmente più sensibili all’ambiente delle loro classi politiche? Il “voto con il portafoglio” rischia di premiare discount e prodotti a basso prezzo, forse anche perché per i cittadini non agiati l’acquisto responsabile ha costi non sostenibili? La “conversione” della finanza può essere solo temporanea, in quanto tattica e finalizzata all’utile? E con quali strumenti politici sarebbe possibile intervenire fin da subito? Gli ascoltatori pongono interrogativi pressanti, che rivelano la complessità della questione. Complessità che però non può essere un alibi, perché l’equilibrio tra economia ed ecologia si costruisce con le misure politiche ma anche con l’impegno quotidiano di ogni cittadino.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Evento 49 “Biodiversità: un tesoro in pericolo” - Evento 103 “Capire le piante” - Pensieri in comune ore 21.00 venerdì 6 “Storie di natura” - Evento 141 “Un condominio da restaurare” - Evento 195 “Avete mai visto un axolotl?” - Evento 223 “Botanica leonardesca”.

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