Perché ci piace la paura
6 9 2019
Perché ci piace la paura

Jeffery Deaver dialoga con Carlo Lucarelli del suo nuovo romanzo

Tra passato e presente, grattacieli metropolitani e aspre montagne dell'Ogliastra si snoderanno le strade insidiose percorse dal giallo a Festivaletteratura 2019.


(caricamento...)

Se chiedete a Jeffery Deaver qual è il suo miglior romanzo vi risponderà sempre «the next», il prossimo, perché appena finisce di scrivere l’ultimo spera col successivo di riuscire a spaventare i lettori un po’ di più - obiettivo sicuramente raggiunto con la sua ultima uscita.

(caricamento...)

Il nuovo romanzo thriller di Deaver Il gioco del mai, ha come protagonista un personaggio solitario. Il suo nome è Colter Shaw e, al contrario dei personaggi dei cicli precedenti, come il criminologo tetraplegico Lyncholn Rhyme e la detective Amelia Sachs, non è un poliziotto ma un localizzatore, che di mestiere cerca persone scomparse. Per la costruzione del personaggio, Deaver afferma di essersi ispirato ai film di Sergio Leone e al grande modello del James Bond di Ian Fleming: un uomo che arriva in un luogo straniero, risolve i crimini e poi scompare, come se niente fosse. La ricerca di Colter Shaw conduce la storia nella particolarissima ambientazione della Silicon Valley, alle prese con un cattivo ossessionato dai videogiochi.

Deaver si definisce un autore che pianifica in maniera scientifica le sue storie prima di iniziare a scrivere (Il gioco del mai ha richiesto ben otto mesi di ricerche preparatorie). La domanda che sta alla base è del romanzo è: cosa succederebbe se una persona appassionata di videogiochi diventasse talmente ossessionata da riprodurre un videogame nella vita reale? A questo proposito, Lucarelli ingaggia con Deaver un’interessante discussione sul rischio dell’imitazione, da parte del fruitore, delle storie e delle azioni proposte da libri, film e videogiochi e sul perché ci piaccia tanto la paura.

(caricamento...)

Deaver crede che gli scrittori siano un po’ dei manipolatori, che prendono il lettore per la collottola e lo trascinano, come sopra delle montagne russe emotive, in un’atmosfera sensoriale molto forte. L’obiettivo, tuttavia, rimane creare storie che siano anche capaci di spiegare che impatto ha il male sulle nostre vite, cercando di far diventare meno irrazionali le paure.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Evento 30 “Sulle onde del mistero” - Evento 71 “Partita col demonio” - Evento 86 “Le cicatrici di Berlino” - Evento 108 “Radici in giallo”.

Festivaletteratura