Reale o virtuale?
8 9 2021
Reale o virtuale?

I confini della coscienza umana e l'intelligenza artificiale

Lucia, Marco e Mirella sono tre adolescenti, appassionati di videogiochi a tema steampunk che recensiscono online su Youtube. Quando un ragazzo conosciuto sul gioco del momento, Hoardalya, li invita a provare un nuovo videogioco di investigazione basato su casi veri, si accorgono che una delle indagini riguarda la morte di un celebre Youtuber, effettivamente scomparso da Internet da qualche giorno…

È questo lo scenario con cui si apre Io sono Jai, il romanzo di narrativa per ragazzi scritto da Christian Hill da cui ha avvio il confronto. In realtà, lo stratagemma “giallo” serve ad introdurre un intreccio letterario più sottile e ambizioso nell’interrogare i confini tra il reale e il virtuale. Così pure il volume fornisce all’autore, sollecitato dalle domande di Chiara Codecà e dagli interrogativi del pubblico, appena un punto d’appoggio per discutere delle sue letture, ricerche ed esperienze, vale a dire dei «molti libri che stanno dietro a questo libro». La vivace discussione spazia così dalla scrittura e dai giochi di ruolo, appartenenti al regno del reale, ai videogiochi di ruolo online (MMORPG) e ad altre attività che l’uomo contemporaneo compie nel mondo virtuale.

Dai consigli per scrittori desiderosi di cimentarsi, si passa così al valore attribuito da Hill ai giochi di ruolo anche nello sviluppo delle abilità di scrittore. Giocare di ruolo consente di mettersi a tutto tondo nei panni di un personaggio, immedesimandosi nella sua personalità e sviluppandola. Nello spazio di creazione condiviso offerto da un gioco di ruolo, da tavolo oppure online, si dà vita a personaggi “reali” senza che la loro costruzione risulti faticosa.

Ugualmente, altri strumenti digitali possono risultare preziosi per lo scrittore non ancora esperto. È il caso della piattaforma Wattpad, che secondo Hill permette a giovani autori di essere letti direttamente da loro pari, senza l'intermediazione delle maglie strutturate del campo letterario. Condividendo le proprie storie su Wattpad, per quanto gratuitamente, si riesce a fare pratica, si raccolgono pareri altrui, si può iniziare ad avere un proprio seguito e si conoscono altre persone unite da uno stesso interesse.

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Proprio le conoscenze avvenute online, aspetto centrale nella trama di Io sono Jai, danno a Hill il destro per riflessioni sull’intelligenza partorite dalle letture in preparazione alla stesura. L’autore cita in particolare Anelli dell’Io, saggio del professor Douglas Hofstadter da cui trae l’idea che la nostra coscienza non abiti solamente il nostro cervello, ma si sviluppi in parte nelle persone che ci sono vicine. Più in generale, Hill rinuncia alle tradizionali, istintive risposte negative alla domanda: “e se il mondo virtuale fosse altrettanto valido”? Alla pertinente domanda di una madre su quale sia il corretto equilibrio tra i due mondi per i propri figli, risponde in modo cauto, non svalutando quelle attività online che prevedono scambio, interazione, creatività.

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