​Restare umani ai tempi dell’Urss
12 9 2015
​Restare umani ai tempi dell’Urss

L’anima umana del socialismo raccontata da Svetlana Aleksievič

Perché la gente tace? Sembra una domanda banale, ma se il rischio è la vita, a rispondere ci si mette un po’. La gente tace per sopravvivere - perché teme la denuncia, perché la morte è dietro l’angolo ed a causarla può essere tua madre, tuo padre, tuo fratello.

L’Urss che non conosce libertà, ma nemmeno anarchia, è al centro delle narrazioni di Svetlana Alexievič, giornalista bielorussa che dimostra un coraggio fuori dall’ordinario: il coraggio di domandare laddove tacere non è più un’opzione da considerare.

I romanzi della Alexievič, precisa Gian Piero Piretto nelle sue osservazioni, non pretendono di dare risposte ma cercano di fornire strumenti per interpretare la realtà, una realtà complessa che non conosce Bene o Male - composta invece da sfumature, gradazioni di colori che compongono un ritratto dai contorni non definibili, perché, come recita il proverbio russo ricordato dalla scrittrice, “La Russia è imprevedibile non soltanto nel futuro, ma anche nel passato”.


Ricordi e memoria, passato e presente nelle narrazioni che compongono i romanzi corali della giornalista bielorussa Svetlana Alexievič, vere e proprie inchieste sociali che raccolgono "piccole storie" di "piccole persone" della Russia post - sovietica alla ricerca di una sua propria complessa identità.

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