Roba da pazzi
9 9 2018
Roba da pazzi

Il curioso caso dell’Oxford English Dictionary spiegato da Simon Winchester

«Ogni mattina controllo nella doccia», esordisce Simon Winchester in risposta all’introduzione di Massimo Cirri parlando del suo sogno nel cassetto di assumere le sembianze di James Morris, sperando ogni giorno di subire la metamorfosi desiderata.

Una doccia e il contesto più ampio del bagno: questi i punti di partenza alla base dell’ultimo libro dello scrittore inglese Il professore e il pazzo. Inglese trapiantato negli Stati Uniti, Winchester ancora non riesce a comprendere «questa ossessione degli americani per le docce». «Gli inglesi preferiscono fare il bagno nella vasca», scherza l’autore spiegando da dove nasce questo testo. Tutto ebbe origine da un pranzo di lavoro con il suo editor, racconta, il quale lo invitò a scegliere un libro dallo scaffale del suo ufficio; la scelta ricadde su Chasing the Sun: Dictionary-Makers and the Dictionaries They Made di Jonathon Green. Mai scelta fu più azzeccata: gustandosi la lettura nella sua vasca da bagno, una mattina incappa in una nota a piè di pagina che recita: «chi legge questo libro sicuramente conoscerà la storia di W.C. Minor». È subito colpo di fulmine: parte una telefonata all’amica lessicografa Elizabeth North, di cui l’autore ricorda ancora a memoria il numero, per avere informazioni su questa figura enigmatica. «Sapevo che c’era, in fondo, una bella storia da raccontare», aggiunge l’autore.

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Sulla scia della sua esperienza da geologo, addentrandosi con meticolosa attenzione tra carte d’archivio e cartelle cliniche sul caso-Minor, ex medico chirurgo in congedo e rinchiuso nel manicomio di Broadmoor per aver ucciso il signor George Merret, Winchester porta alla ribalta una figura controversa ma quanto mai affascinante. James Murray, direttore editoriale del progetto del OED, mai si sarebbe aspettato che il «paziente 742» fosse affetto da turbe mentali. Nonostante questo, il dizionario costituisce la cura più efficace di tutte, la sua terapia. Se fosse stato sottoposto a cure mediche appropriate, infatti, probabilmente non sarebbe mai nato il legame con James Murray.

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La microstoria dell’amicizia fra J. Murray e W. C. Minor fa luce sulla grande Storia dell’Inghilterra vittoriana ed esprime il desiderio inglese di dominare il mondo e la lingua. L’Oxford English Dictionary è uno dei più splendidi capolavori della cultura umana. «Uno dei motivi per cui ho sentito così profondamente questa storia è stato perché, quando Minor è stato trattato umanamente, ha dato un contributo essenziale a un capolavoro dell’ingegno umano», commenta Winchester.

La follia è sicuramente il fil rouge che percorre tutta la storia, una storia di parole e di amore per la lingua. Folle è il progetto di realizzazione dell’OED, folle è il suo più prolifico collaboratore. Si può essere anche pazzi, ma la medicina del lessico rende tutti più umani.

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