Scienceground
5 6 2018
Scienceground

Il programma di mercoledì 5 settembre

“La scienza oggi è afflitta dall’assedio alle sue fondamenta degli stessi accademici, dal contraccolpo della religione, dall’attacco alla sua professionalità da parte dell’ideologia del libero mercato, e dal disprezzo da parte di chi ritiene che una vita senza tecnologia sia l’unica possibilità di salvezza. Tuttavia la scienza ha ancora le potenzialità per dimostrare che si possono formulare giudizi accurati in una società tormentata da dilemmi tecnologici. Immaginate una società senza alcun posto per l’autorità culturale della scienza. Si sarebbe arresa alla politica, alle forze del mercato, alle religioni: una distopia almeno per chiunque preferisca il ragionamento alla forza.” (Harry Collins, Science as a Reflection of Society).

Per l’intera durata del festival una “piccola comunità scientifica temporanea” composta da studenti universitari, dottorandi, e ricercatori universitari e industriali occuperà Santa Maria della Vittoria per animare SCIENCEGROUND. Un po’ playground in cui giocare con la probabilità, la statistica e la logica matematica. Un po’ luogo di incontro in cui comprendere il background e i dilemmi di chi già fa o si prepara a fare ricerca. Ed un po’ canale underground in cui intercettare il discorso scientifico senza filtri, in tutta la sua complessità: un segnale altrimenti difficile da captare nel rumore di fondo della società dell’intrattenimento, in cui anche la scienza è ridotta a notizia passeggera. Laboratori, giochi matematici e informatici, gruppi di lettura, interviste dal vivo, videointerviste online (tra gli ospiti Carlo Rovelli, Harry Collins, Peter Woit, Alex Reinhart, Sabine Hossenfelder), una stazione podcast, una biblioteca ragionata: solo alcuni degli strumenti con cui i ragazzi faranno autoformazione e guideranno il pubblico nei loro percorsi. Il punto di partenza: la parola “dato” in tutte le sue accezioni: dal data-mining a big data, dalla statistica al machine learning, dal dato oggettivo all'opinione soggettiva. Sempre all’insegna di un sano scetticismo metodico.


Mercoledì 5 settembre:

• 16.00 – FISICA 1
L’informazione è fisica, o la fisica è un’opinione?
La pagina di un libro contiene una quantità di informazione precisa, o questa dipende dal lettore? E quanta informazione continene il DNA? Se l’entropia è una misura del disordine del mondo, chi decide quanto è disordinata una camera da letto: la mamma o il bambino? Con gesso e lavagna si parte alla scoperta della fisica teorica!

Letture consigliate:
- Erwin Schrödinger, Che cos'è la vita (Adelphi 1995)

- James V. Stone, Information Theory. A Tutorial Introduction (Sebtel Press 2015)

• 19.00 – LAB STATISTICA 1
I piselli verdi rugosi fanno cadere in skateboard?
Pare che comparire sulla copertina di Sports Illustrated “porti iella”: molti degli sportivi che vi sono immortalati poi iniziano una parabola discendente. Ma è veramente un fatto straordinario, oppure esiste una spiegazione semplice? In questo laboratorio cercheremo di comprendere le fallacie statistiche, ovvero quei particolari inganni che il cervello ci gioca quando ci confrontiamo con pattern di informazione. Affronteremo anche come queste stesse fallacie affliggono la produzione e l'interpretazione della conoscenza scientifica.

Letture consigliate:
- Ben Goldacre, La cattiva scienza (Mondadori Bruno, 2013)

- Alex Reinhart, Statistics done wrong (No starch press, 2015)

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