Sul romanzo storico
14 9 2015
Sul romanzo storico

Analisi di una strana alchimia

Che cos’è un romanzo storico? Una delle definizioni più gettonate, nonché apprezzata dallo stesso Luigi Guarnieri fu formulata da Manzoni, che definì gli stessi Promessi sposi come “componimento misto di storia ed invenzione”.

In effetti la stesura di un’opera di questo tipo è solo in parte assimilabile a quella di un qualsiasi altro romanzo. La prima differenza sta nel lavoro di documentazione. Stefan Hertmans dice di studiare almeno 6 mesi prima di iniziare a scrivere un libro, e fino a qui di differenze con lavoro degli storici non ce ne sono: si consultano gli archivi, si leggono libri e ci si confronta con eventuali reperti archeologici.

Si può studiare e creare la trama basandosi su letture generali riguardo al periodo, oppure ci si può ispirare a un solo documento e solo successivamente allargare il campo delle ricerche, onde evitare incongruenze. Tuttavia, al di là di questa prima fase comune, il romanzo storico si pone esattamente agli antipodi della disciplina degli storici: lo studioso ha necessariamente uno sguardo esterno rispetto all’argomento trattato.

Al contrario, il compito del romanzo non è trasmettere i fatti, quanto esperienze che non devono essere rigorosamente vere ma capaci di veicolare le emozioni, le sensazioni e possibilmente i pensieri dei personaggi. Paradossalmente, se vogliamo, spesso i romanzi sanno dire di più sulla storia.

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