di Federico Antognazza
Nel 2014 è uscito il quinto rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che documenta in maniera dettagliata gli effetti del cambiamento climatico per l’ambiente e per l’uomo, elabora scenari futuri e suggerisce possibili strategie di mitigazione. Ma cos'è di preciso l'IPCC e che scenario abbozza quest'ultimo rapporto? Ce lo racconta Federico Antognazza, membro dell'Italian Climate Network e uno degli esperti che durante Festivaletteratura sarà presente all'infopoint sul cambiamento climatico allestito a Piazza Erbe.
L’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) è un organo intergovernativo (e non di ricerca diretta) aperto a tutti i Paesi membri della World Meteorological Organization (WMO) e dallo United Nations Environment Programme (UNEP) istituito nel 1988. Ogni governo ha un Focal Point IPCC che coordina le attività relative all’IPCC nel proprio paese.
Il ruolo principale dell’IPCC è quello di valutare l’informazione tecnico-scientifica e socio-economica rilevante per comprendere il fenomeno del cambiamento climatico, i suoi possibili impatti e in particolare i rischi per l’uomo ad essi associati, nonché le eventuali misure di risposta di adattamento e mitigazione da mettere in atto. L’IPCC è organizzato in tre gruppi di lavoro (Working Group – WG1): il WG1 che si occupa del sistema clima e della fenomenologia, il WG2 che si occupa della vulnerabilità dei sistemi naturali e socio-economici, degli impatti dei cambiamenti climatici e delle opzioni di adattamento ed infine il WG3 che si occupa della mitigazione dei cambiamenti climatici, ovvero la riduzione delle emissioni di gas serra. È inoltre presente una task force che si occupa degli inventari nazionali dei gas ad effetto serra redatte dagli stati nazionali.
L’attività principale dell’IPCC consiste nel produrre periodicamente Rapporti di Valutazione scientifica sullo stato delle conoscenze nel campo del clima e dei cambiamenti climatici (Assessment Reports). L’IPCC redige anche Rapporti Speciali (Special Reports) e Articoli Tecnici (Technical Papers) su argomenti ritenuti di particolare interesse scientifico e necessità. In questo modo fornisce anche supporto scientifico alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC).
Tra il mese di settembre del 2013 e il mese di ottobre 2014 l’IPCC ha presentato il Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici (Fifth Assessment Report – AR5). Il rapporto è composto di quattro distinti report: The Physical Science Basis, Impacts, Adaptation and Vulnerability , Mitigation of climate change e il Synthesis report.
L’AR5 rende evidenti le conclusioni più aggiornate circa lo stato del clima, il rapporto con le attività umane, i rischi legati agli impatti in corso e quelli futuro e le strategie e opzioni di mitigazione per ridurre le emissioni e mantenere la concentrazione di anidride atmosferica entro concentrazioni ottimali. Le principali conclusioni dell’AR5 sono contenute nel Syntesis Report.
L’AR5 mostra quindi come sia tuttavia ancora possibile agire e instaurare un percorso di realizzazione di politiche di sviluppo che tengano conto del tema dei cambiamenti climatici considerando rischi ed effetti della mancata azione.
Durante la giornata di domenica 13 settembre, saranno presenti all’ infopoint sui cambiamenti climatici in Piazza delle Erbe alcuni rappresentanti di Italian Climate Network (www.italiaclima.org), l’associazione italiana direttamente impegnata nel divulgare, diffondere e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei cambiamenti climatici. Sempre domenica, alle 18.00 in Piazza Mantegna, si terrà una lavagna sul tema della sensibilità climatica a cura del prof. Sergio Castellari, ex Focal Point dell’IPCC e ora ricercatore distaccato all’Agenzia Europea per l’Ambiente. Il prof. Castellari – che è uno dei fondatori di Italian Climate Network - sarà inoltre presente all’ info point per rispondere a domande, curiosità e approfondire le varie tematiche legate ai cambiamenti climatici insieme agli altri rappresentanti dell’associazione.
Immagine: Victor Korniyenko (From Wiki.) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons