Un teletrasporto nel passato per capire il presente
13 9 2020
Un teletrasporto nel passato per capire il presente

Geda e Magnone: l'ultimo romanzo dedicato ai ragazzi che si sentono adulti e agli adulti che si sentono ragazzi

In Il lato oscuro della luna, ultimo romanzo a quattro mani di Marco Magnone e Fabio Geda, la Berlino degli anni Settanta è molto più di una semplice ambientazione. Una città spaccata in due dal nuovo assetto politico, diorama delle grandi divisioni che frammentavano l’Europa e il mondo; ma anche una città piena di giovani che raccoglievano su di sé l’eredità dei moti di contestazione del ’68, sempre con il ricordo amaro della generazione che li precedeva, quella del nazismo. Berlino ovest raccontava una storia unica al mondo, poneva le basi per quei sentimenti che avrebbero portato alla caduta del muro: i giovani che scendevano in piazza non protestavano solamente contro il capitalismo ma rivendicavano anche la necessità di tagliare nettamente il filo della storia rispetto a ciò che veniva prima.

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L’importanza di questa città si rivela anche nel nome della saga di cui il libro costituisce una sorta di antefatto, Berlin. In Europa non c’è una grande tradizione per quanto riguarda la letteratura distopica, e quando Magnone e Geda hanno deciso di misurarsi con il genere, hanno scelto Berlino come luogo pienamente europeo ma che potesse anche contenere un immaginario utopico, ucronico, fantascientifico. Nel primo libro di questa saga ci sono due personaggi, Sven e Chloe, che sono rimasti nel cuore dei lettori sin dall’inizio della saga. Quindi questo libro è la risposta a quella richiesta accorata dei lettori e racconta la storia di Sven e Chloe prima che la distopia si instauri.

Si svela così dunque la rilevanza di questo genere, così celebre di recente perfino all’interno della letteratura per ragazzi: prima della distopia troviamo la Storia, quella di cui siamo figli, e che ha prodotto la società in cui viviamo. I ragazzi del romanzo portano con sé questa narrazione traumatica, attraversano Berlino di qua e di là del muro come piccole scosse di assestamento dopo un terremoto. Eppure questo noir, questa spy story, mantiene la grande carica di critica sociale del genere: Geda e Magnone sottolineano la continuità storica del romanzo con il mondo di oggi, attraversato da muri lunghi sei volte quello di Berlino.

Questa continuità culturale tuttavia non cancella la forte attenzione alla cultura degli anni Settanta, che i giovani di oggi raramente studiano a scuola: se il titolo del romanzo richiama i Pink Floyd, uno dei punti su cui l’intreccio si impernia sono i mondiali di calcio del ’74. Lo sport infatti è fondamentale dal punto di vista narrativo: può appassionare i ragazzi a una fetta di storia recente che a scuola non è studiata. E può fare da mediatore, facendoli appassionare alla lettura. Magnone sottolinea infatti un punto che molti adulti oggi non considerano, nel momento in cui lamentano la riottosità dei ragazzi nei confronti dei libri: non bisogna forzare i ragazzi a leggere qualsiasi cosa, ma bisogna consigliare libri che rispecchino le passioni extraletterarie.

Linea guida che, in fondo, vale anche per gli adulti, i quali spesso cadono anch’essi nella trappola dell'obbligo della lettura. In questo, la letteratura per ragazzi può aiutare: infatti, se molti libri non sono ideali per un adolescente, secondo Geda e Magnone il contrario non vale: la buona letteratura per ragazzi è una letteratura per tutti, che gli adulti dovrebbero a volte recuperare, per tornare alla magia della narrazione che forse con la crescita si perde. Ma che, per fortuna, si può recuperare.

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